Expo 2030: ecco il quadrante romano che verrebbe rivoluzionato in caso di vittoria

Ecco i progetti che la capitale intende realizzare in caso di organizzazione dell’Expo 2030: un intero quadrante della città verrebbe rivoluzionato

Roma, Ryad o Busan? L’Expo 2030 è in bilico tra la capitale italiana, la città saudita e quella coreana. Roma e il Lazio ci credono. “Abbiamo fatto squadra con istituzioni e privati”, ha dichiarato il Governatore Francesco Rocca. “50 miliardi di ritorno economico e 300 mila nuovi posti di lavoro”, ha concluso il numero uno della Regione. Giampiero Massolo, ambasciatore e presidente del Comitato Roma Expo 2030, ribadisce: Sarà una battaglia durissima, senza esclusione di colpi, noi ci batteremo fino all’ultimo minuto. Andiamo a Parigi convinti della forza del nostro progetto”. 

Expo2030
Roma aspetta la decisione del Bureau International des Expositions per l’assegnazione dell’Expo20230 – Roma.Cityrumors.it

Roma crede fortemente di vincere. A scegliere, sarà domani il Bureau International des Expositions. Gualtieri e l’intera città. sperano di aver fatto breccia nel comitato che sarà chiamato a dare il giudizio finale. Dalla vittoria o meno della capitale, passa gran parte del futuro della città- Secondo il dossier presentato infatti, l’eventuale vittoria di Roma, porterebbe alla nascita di almeno  11.000 nuove aziende e alla creazione di quasi 300.000 posti di lavoro, soprattutto nelle regioni del Centro-Sud.

Expo 2030, un valore complessivo di oltre 50 miliardi di euro

Il valore complessivo di Expo 2030 per l’Italia è stimato intorno ai 50,6 miliardi di euro, corrispondenti al 3,8% del Pil nazionale. Numeri che spiegano alla perfezione l’impatto che una vittoria di Roma potrebbe rappresentare: per la capitale e per l’intera nazione. L’effetto economico diretto per la realizzazione dell’evento. si attesterà intorno ai 10,3 miliardi di euro, pari allo 0,6% del Pil. Nel caso di vittoria, a Roma verrebbero realizzati (secondo i piani degli organizzatori) il parco solare urbano più grande del mondo, una Cittadella della scienza, l’eterna incompiuta della Vela di Calatrava al centro di un progetto di riqualificazione urbanistica per tutta l’area di Tor Vergata.

Il dossier presentato è di 618 pagine. “Vogliamo fare un Expo ‘sulla’ e ‘di’ rigenerazione urbanaafferma il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – Noi già abbiamo la pianta del ‘dopo’. A Tor Vergata vogliamo fare una Cittadella della scienza e delle cultura. abbiamo immaginato l’Expo a ritroso, partendo dal suo ‘post'”. In caso di successo verrebbe realizzato un parco solare di ben 150mila metri quadrati, con una capacità di 36 megawatt, in grado di accendere le case di 35 mila famiglie. Una sorta di bosco hi-tech formato da centinaia di ‘alberi energetici’ che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, raccogliendo energia e offrendo ombra ai visitatori.

Il sindaco di Roma sull’Expo 2030 e la candidatura della Capitale – Roma.Cityrumors.it

L’Expo Village e il campo universitario

La Città dell’Ovest fungerà da Expo Village, e dopo l’evento diventerà campus universitario. Il Boulevard sarà un percorso pedonale attraverso tutti i padiglioni nazionali, mentre il Parco a est sarà ricoperto da una vegetazione lussureggiante. Uno dei padiglioni ‘ammiraglia’ sarà il complesso delle Vele di Calatrava, che ospiterà eventi pubblici mostrando anche la trasformazione di Tor Vergata. Accanto alle Vele l’ingresso del sito espositivo fungerà da punto di accesso principale con una serie di nuovi collegamenti di Expo 2030 con il centro di Roma.

A Palazzo Rivaldi,non lontano di Fori Imperiali, ci sarà il ‘padiglione teaser’, un assaggio di Expo per invogliare i visitatori a raggiungere Tor Vergata, attraverso un modo molto suggestivo: percorrere il ‘corridoio verde’ ciclopedonale che collegherà l’area archeologica centrale della città alla Vela passando per l’Appia Antica e per il Parco degli Acquedotti.

Secondo le previsioni, a visitare l’Expo 2030 accorreranno oltre  20 milioni di visitatori, di cui il 55,4% italiani e il 44,6% stranieri. Questo genererà un effetto economico indiretto di breve periodo stimato intorno agli 18,2 miliardi di euro, corrispondenti all’1% del Pil. Importante anche l’impatto sull’export italiano: gli investimenti esteri dovrebbero aumentare di 5,5 miliardi di euro nel quinquennio successivo. L’impatto fiscale di Expo 2030 ammonta infine a 6,4 miliardi di euro (0,4% del Pil), rappresentando un aumento delle entrate per l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e le Regioni.

 

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