L’ex centravanti sulle due romane: “Hanno vissuto situazioni simili. De Rossi è stato bravo e intelligente, ed ha sfruttato i suoi attaccanti. Tudor ha l’obbligo di rilanciare Immobile. Per la Lazio e per la Nazionale”
Nella sua carriera ha giocato con il Milan, ha vestito la maglia del Napoli campione d’Italia, ha giocato con Atalanta, Bologna, Empoli e Pisa. Giuseppe Incocciati è stato uno degli attaccanti che più si sono messi in evidenza tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta. Pur essendo nato nel Lazio, a Fiuggi (a pochi chilometri da Roma) non ha mai avuto la possibilità di vestire le maglie dei due club capitolini. Nonostante abbia sempre seguito con affetto e attenzione le vicende di Lazio e Roma.
“In questa stagione Lazio e Roma sono state protagoniste di un cammino simile. Ed entrambe hanno infatti dovuto cambiare gli allenatori per provare a dare una svolta alla loro stagione. De Rossi è stato molto bravo ed intelligente a trovare subito il bandolo della matassa. Speriamo che Tudor riesca a fare bene in questa parte finale di stagione”.
Cosa è successo con Mourinho e Sarri?
Credo che la situazione sia stata molto simile e mi ha ricordato molto quello che è successo a Napoli. Lì, senza Spalletti, molti giocatori non sono riusciti a ripetersi e in parte non hanno dato il massimo, mollando. Anche i giocatori di Roma e Lazio, dopo due anni di Sarri e Mourinho hanno un pò staccato. Il calcio è difficile. Giocare a certi livelli, ti obbliga ad avere dei ritmi e un attenzione altissima. Forse dopo un pò di tempo, era necessario cambiare qualcosa”.
L’Atalanta, una sua ex squadra, non perde colpi invece…
“Bergamo è una piazza particolare. Nonostante sia una città di provincia, i tifosi dell’Atalanta non si sono mai sentiti tifosi di una provinciale. Ed hanno ragione. A Bergamo si può fare calcio bene: senza troppe pressioni e con gente di livello. C’è una grande organizzazione societaria in grado di regalare ogni anno delle squadre competitive. Sai quando l’Atalanta potrebbe iniziare a perdere colpi?…”
Quando?
“Quando perderà Gasperini. Un allenatore perfetto per Bergamo. Uno in grado di tenere tutti sulla corda e di ottenere il massimo dai suoi giocatori”.
L’Atalanta è in corsa per un posto Champions
“Deve recuperare una partita. Vedremo che succederà dopo il match con la Fiorentina. Al momento la Roma occupa con merito il quinto posto, che ad oggi varrebbe la Champions. Ma i giallorossi devono prestare attenzione ai nerazzurri e al Napoli, che da dietro può rientrare in corsa”.
“Igor Tudor ha il dovere di recuperare Ciro Immobile. Per la Lazio e per la Nazionale”
E la Lazio?
“Spero che Tudor riesca a dare alla Lazio la spinta necessaria per recuperare punti in classifica. La Lazio è in crisi: dal punto di vista del gioco e perchè non riesce ad essere incisiva come lo scorso anno. E’ la squadra che segna di meno rispetto a tutte le altre. A volte ho come l’impressione che molti non capiscano una cosa fondamentale…”
Quale?
“Parlo da ex centravanti: nel calcio contano gli attaccanti. Per raggiungere determinati risultati, servono dei goleador. Le squadre che hanno degli attaccanti che segnano con regolarità, arrivano lontano. Servono giocatori veri, attaccanti forti, che hanno una storia e che tolgono le castagne dal fuoco nei momenti difficili”.
La Lazio ha pagato la vena realizzativa molto bassa di Ciro Immobile
“Come si è fermato, la Lazio è scesa a picco. Quando non funziona il reparto realizzativo, bisogna correre ai ripari quanto prima. Magari cambiando anche qualcosa. La Lazio, almeno fino ad oggi, non aveva cambiato nulla”.
E la Roma?
“La Roma si trova in una posizione migliore in classifica, proprio perchè ha saputo sfruttare la vena realizzativa dei suoi attaccanti di riferimento. Torniamo sempre allo stesso discorso: chi ha gli attaccanti forti, arriva più lontano. E la Roma ne ha diversi. Quando Dybala sta bene, quando Lukaku è in forma, fanno entrambi la differenza. L’argentino ha segnato dodici gol, anche Lukaku ha fatto bene”.
“De Rossi è stato molto intelligente ed ha puntato tutto sugli attaccanti”
Quanto ha influito il cambio di allenatore nella Roma?
“Tanto. La Roma ne ha giovato tantissimo. E Daniele De Rossi è stato molto intelligente. In più conosce perfettamente l’ambiente e tutti i segreti dello spogliatoio. Quindi ha avuto un inizio in discesa”.
Il cambio potrebbe aiutare anche la Lazio?
“Io se fossi Igor Tudor punterei tutto sul recupero fisico e mentale di Ciro Immobile. Deve provarci in tutti i modi. Parliamo di un giocatore determinante: va recuperato, ridandogli fiducia e regalargli quegli stimoli che sembrano persi e che sono necessari per poter ripartire e recuperare. Immobile non può essere un attaccante da sei gol in campionato. Ha bisogno di ritrovare fiducia. Poi i gol torneranno, come è sempre stato per lui”.
Immobile può ancora puntare all’Europeo?
“Ha la storia, la classe, e la personalità per poterci sperare ancora. E poi parliamoci chiaro. Non vedo in Italia altri attaccanti migliori ed in grado di poter essere più forti di lui. Se Immobile torna Immobile può provarci fino alla fine. Ora sembra che con Retegui la Nazionale abbia trovato quello che cercava: ma attenzione. In competizioni prestigiose e difficili come l’Europeo, serve gente di personalità e di esperienza. E sono doti che Immobile possiede entrambe”.