L’Italia ha depositato il 30 giugno scorso la candidatura della Capitale per l’undicesima edizione del 2027 del Forum mondiale sull’acqua
Con l’idea di rilanciare la città in ambito internazionale, perchè soltanto i grandi eventi danno la giusta visibilità e portano un importante indotto sia commerciale che turistico, la Giunta guidata da Roberto Gualtieri, d’accordo con il governo di Giorgia Meloni, ha presentato la candidatura affinché la città possa ospitare nel 2027 l’undicesimo World Water Forum, uno dei più grandi raduni legati all’acqua organizzato dal World Water Council e dalla città vincitrice.
Il World Water Forum è un evento internazionale che si tiene ogni tre anni per discutere delle problematiche legate all’acqua e alle sue risorse. L’evento è organizzato dal World Water Council e riunisce rappresentanti di governi, organizzazioni non governative, organizzazioni internazionali, scienziati, esperti del settore e altri attori coinvolti nella gestione delle risorse idriche.
Sarà ancora sfida con gli arabi
Il clamoroso smacco subito soltanto un mese fa dalla Capitale, quando non riuscì neanche ad arrivare al ballottaggio finale per l’assegnazione della sede dell‘EXPO 2030 a favore di Riad in Arabia Saudita, Roma riprova a prendersi la ribalta internazionale di un grande evento. E’ notizia di questi giorni infatti che la Giunta capitolina, presieduta dal sindaco Roberto Gualtieri, dopo aver ottenuto il via libera dal governo, ha presentato la propria candidatura per ospitare la prossima edizione nel 2027 del World Water Forum, il più grande evento internazionale dove ogni tre anni si discute di problemi legati all’acqua e di approvvigionamento idrico nel mondo. Peccato che, anche questa volta, come fu per l’assegnazione dell’EXPO, la rivale più accreditata è la Capitale dell’Arabia Saudita, sempre più impegnata a promuovere la propria espansione in qualsiasi ambito.
Un evento di portata internazionale
Alla grande kermesse aderiscono circa 400 organizzazioni provenienti da 60 Paesi nei 5 continenti, il Forum ospita eventi, dibattiti, mostre dedicate all’oro blu: dall’uso in agricoltura all’innalzamento del livello dei mari, dalla gestione delle risorse idriche ai temi della distribuzione. Quest’anno si terrà a Bali, in Indonesia, con il tema “Acqua per una prosperità condivisa”, ma per ospitare l’XI edizione i giochi sono aperti e la Capitale si candida a ospitarla dal 20 al 26 marzo 2027 nel polo Congressuale dell’Eur. Prevenzione, manutenzione, innovazione, infrastrutturazione e cultura, questi sono stati i temi indicati da Francesco Vincenzi, presidente di ANBI e di E.U.W.M.A. (European Union of Water Management Associations), alla presentazione della candidatura romana alla presenza dei membri del World Water Council, che nel maggio del 2024 dovrà assegnare la prossima edizione della manifestazione. L’Italia alla candidatura presenta la sua storia, la nostra nazione è da sempre considerata il Paese dell’acqua, siamo la nazione con la più alta pluviometria in Europa. Roma e i Romani sono i primi a essersi dotati di un acquedotto, la città inoltre accoglie la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ospita più rappresentanze diplomatiche estere al mondo e racchiude lo Stato della Città del Vaticano, riferimento spirituale per oltre un miliardo e 300 milioni di cattolici nel mondo. Insomma questa volta la Capitale è pronta a prendersi la rivincita su Riad.