Sarri attacca il grande ex: parole al veleno e attacco diretto

L’allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, è intervenuto sulle frequenze della radio ufficiale per commentare il momento che sta attraversando la squadra e per rispondere alle accuse formulate nei suoi confronti

Sono giornate piuttosto complicate quelle che si respirano in casa Lazio. L’eliminazione contro il Bayern Monaco in Champions League, anche se al termine di 180 minuti ben giocati dalla squadra biancoceleste, hanno riacceso i riflettori sulla stagione altalenante della compagine di mister Sarri che, secondo alcuni media, potrebbe lasciare la panchina della Lazio a fine stagione nonostante un contratto in essere fino al 2025.

L’allenatore della Lazio Maurizio Sarri – Romacityrumors.it – Twitter

 

Dalla Lazio, reduce dal brillante secondo posto della scorsa stagione, probabilmente tutti si aspettavano un campionato diverso, più a ridosso delle posizioni “europee”. Invece, nonostante un ottimo percorso in Champions League e la semifinale di Coppa Italia che ad aprile la metterà di fronte alla Juventus per un posto nella finalissima, la piazza non è contenta dell’andamento stagionale. L’allenatore della Lazio Sarri, ai microfoni di Lazio Style Radio, ha illustrato le sue sensazioni dopo l’eliminazione dalla coppa e alla vigilia della prossima partita di campionato.Chiaro che ci dispiace dell’eliminazione e per i tanti laziali a Monaco. Alla fine abbiamo perso contro una quadra forte, ci poteva stare. Con due rammarichi perché l’ultimi dieci minuti potevano segnare una partita più larga. È stato un percorso positivo. La Lazio in Champions che fa più vittorie che sconfitte penso che sia un bel viaggio, ma ora bisogna concentrarsi sul campionato”.

Il futuro dell’allenatore

Lunedì nel posticipo della ventottesima giornata della Serie A, la Lazio proverà la risalita in classifica cominciando a battere l’Udinese all’Olimpico. “Udinese? In questo momento bisogna pensare al campionato”, ha detto ancora l’allenatore della Lazio, “c’è da risalire la classifica e dobbiamo trovare tutti le motivazioni per risalire. La partita è difficile, noi vogliamo fare risultato e loro sono in lotta per la salvezza”. Alcune risposte rilasciate a caldo, al termine della partita contro il Bayern Monaco, avevano fatto pensare a un probabile addio dalla panchina della Lazio, ma Sarri ha risposto in maniera perentoria. “Fiducia del club? Io la sento quotidianamente e se esposta pubblicamente mi fa piacere”. Ieri la società aveva anche diramato un comunicato ufficiale in risposta ad alcune voci che erano circolate sui media romani e nazionali sul futuro dell’allenatore. “In seguito alle notizie apparse su alcuni organi di informazione, in merito a presunte valutazioni in atto sulla guida tecnica, la S.S. Lazio conferma, qualora ce ne fosse bisogno, la totale fiducia nell’allenatore Maurizio Sarri, precisando che lo stesso tecnico ha un contratto in scadenza nel 2025. Pertanto tutte le voci che accosterebbero altri allenatori alla S.S. Lazio sono destituite di qualsiasi fondamento“.

La polemica dell’allenatore della Lazio – Romacityrumors.it – Ansa foto

 

Polemica incrociata con il dirigente

Nel corso dell’intervento alla radio ufficiale, Sarri ha anche risposto a una dichiarazione che Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus quando l’attuale tecnico della Lazio la allenava, aveva rilasciato intervenendo a Radio bianconera: “La Juventus è seconda in classifica con Allegri: cosa andiamo cercando? Non facciamo la fine che si stava facendo con Sarri, preso a detta di tutti per migliorare il gioco: questo allenatore è stato inserito in un contesto che non lo rispettava. Nell’unico anno in cui è rimasto alla Juventus non ha solo peggiorato la collettività della squadra, ma, a momenti, rischiava di perdere lo scudetto che ha vinto. Se fosse rimasto un altro anno la squadra sarebbe retrocessa in B”. L’allenatore della Lazio non ha utilizzato giri di parole nel rispondere all’ex dirigente bianconero: “Moggi? Mi mette in difficoltà perché devo rispondere a una persona radiata e quindi mi sento di mancare di rispetto ai non radiati. La verità è che l’ultimo scudetto della Juve è stato sotto la mia gestione e in una storia ultracentenaria l’unica retrocessione che ha fatto la Juve è stata sotto la sua gestione. E anche con 17 punti di penalizzazione per il campionato di Serie B. Purtroppo ho anche la sensazione di quello che c’è dietro le sue dichiarazioni, ma i fatti sono questi”.

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