Roma, svelato il mistero dell’uomo scomparso: ritrovato morto il produttore Philip Rogosky

Dopo settimane di ricerche il corpo del noto produttore cinematografico è stato rinvenuto senza vita con addosso dei vestiti oramai logori e sporchi

E’ stato ritrovato purtroppo senza vita nella riserva naturale dell’Insugherata, il grande parco che si estende tra la via Cassia e la via Trionfale, Philip Rogosky, il produttore cinematografico di 56 anni scomparso a Roma il 29 gennaio.  L’uomo abitava in centro, in via dei Coronari, e dopo la sua scomparsa, l’appello per aiutare nelle ricerche era arrivato dalla trasmissione “Chi l’ha visto” che oggi diffonde un messaggio della moglie dell’uomo che ringrazia tutti proprio per le ricerche fatte in questi giorni.

Il luogo del ritrovamento del corpo – Romacityrumors,.it –

 

Era un manager cinematografico di 56 anni di origine tedesca, ma cittadino italiano e viveva da anni a Roma in pieno centro storico. Amato e conosciuto da tutti nel quartiere, di lui si erano perse le tracce la mattina del 29 gennaio scorso, quando è uscito per l’ultima volta di casa per andare a buttare l’immondizia. Poi di Philip Rogosky non si è saputo più nulla, inghiottito dal buio.

Era scomparso nel nulla

Dopo quasi 40 giorni di ricerche, si sono definitivamente spente le speranze di ritrovare in vita Philip Rogosky. Il noto produttore cinematografico di 56 anni, è stato infatti trovato morto a Roma, quando il suo corpo è stato scoperto domenica mattina nel parco dell’Insugherata, tra la Cassia e la via Trionfale nella zona a ovest della Capitale, da un passante. Il cadavere dell’uomo era riverso tra il fogliame e indossava ancora i vestiti del giorno della scomparsa, ma senza documenti addosso e, secondo le prime informazioni, il decesso dovrebbe risalire ad almeno una settimana fa. Si indaga per ricostruire le cause del decesso e i movimenti dell’uomo e sarà l’autopsia a determinare le cause della morte. Della scomparsa dell’uomo si era anche occupata la trasmissione “Chi l’ha Visto” in onda su Rai Tre, nel tentativo di avere notizie utili al ritrovamento.

Ricerche purtroppo vane

A denunciarne subito la scomparsa alle autorità era stata la compagna Sara, che quella mattina del 24 gennaio l’aveva visto a colazione e poi uscire di casa. Quando i due figli si erano alzati non l’avevano trovato e si erano subito preoccupati, perché da due settimane l’uomo era in malattia per un’influenza che l’aveva particolarmente debilitato. L’allarme era scattato immediatamente e la famiglia ha fatto di tutto per sensibilizzare al massimo amici, parenti e i residenti del quartiere dove viveva per aiutarli nella ricerca, Aveva anche fatto tappezzare tutte le vie con le foto del produttore scomparso fino ad arrivare all’appello nella trasmissione condotta dalla Sciarelli. Proprio la redazione della popolare trasmissione e il Comitato scientifico ricerca scomparsi gli hanno dedicato un commovente post su Facebook appena appresa la notizia: Tutti abbiamo sperato fino all’ultimo che si fosse solo smarrito, dimenticando temporaneamente chi fosse, perché non aveva evidenti motivi per scomparire, sperando di ritrovarlo. In questi lunghi mesi di ricerca – prosegue il messaggio -, abbiamo potuto apprezzare quanto i suoi amici oltre alla sua famiglia, lo amassero e fossero in pena per lui, senza mai perdere le speranze hanno cercato ininterrottamente e hanno verificato personalmente ogni singola segnalazione. Ora è il momento del ritorno ad una dimensione privata nel rispetto del loro dolore“.

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