Un agguato in piena regola quello ha ucciso Cristiano Molè, 33 anni, ieri pomeriggio nel popoloso quartiere nella periferia sud della Capitale
Torna la paura. Tornano a sparare le pistole in strada. Dopo la tragica morte di Alexandru, il ragazzo di 14 anni, nel piazzale della stazione Pantano nel weekend scorso, ieri pomeriggio ancora un agguato, questa volta ai danni di un uomo di 33 anni freddato fuori dalla sua auto mentre era in compagnia di un amico rimasto a sua volta ferito. Lascia una compagna e due figli.
La vittima si chiamava Cristiano Molè ed era già vittima di un precedente agguato nel 2014 a Bravetta, è stato colpito da almeno dieci colpi di arma da fuoco mentre stava scendendo dalla sua auto., Aveva appena finito di scontare 3 anni per precedenti reati.
Si è tornati a sparare in strada
Sarà una coincidenza, sarà che i due casi sembrano assolutamente slegati tra di loro, ma a Roma è tornato il far west con le pistole che tornano a sparare dai finestrini delle auto in corsa e a uccidere. Dopo il gravissimo episodio del giovane Alexandru, rimasto ucciso forse per errore di un regolamento di conti nel piazzale della stazione di Pantano, ieri sera a cadere sotto i colpi di qualche sicario è stato Cristiano Molè, 33 anni, con precedenti penali che lo avevano condotto già in galera, dove aveva comunque scontato la sua pena di 3 anni e aveva tutta l’intenzione di cambiare vita, dopo essere rimasto già gambizzato in un altro agguato nel 2014. E’ sembrata infatti una vera e propria esecuzione quella avvenuta al Corviale ieri pomeriggio, l’uomo è morto sul colpo trafitto da almeno quattro colpi di pistola, mentre scendeva dall’auto di un amico, un trentenne, ferito anche lui, ma solo di striscio e ora ricoverato al San Camillo. A sparare, secondo quanto riferito dai testimoni, sarebbe stato qualcuno da una piccola utilitaria bianca che è stata vista allontanarsi velocemente.
Indaga l’antimafia
L’agguato è avvenuto tra largo Edoardo Tabacchi e Via Ettore Ferrari poco dopo le 19:30. I colpi mortali sono stati sparati da un’auto in corsa, una Fiat Panda bianca, che è fuggita via velocemente e che al momento non è stata ancora rintracciata. Numerosi testimoni hanno affermato di aver visto l’auto allontanarsi dalle case popolari che si affacciano sulla strada buia, mentre molti residenti sono scesi in strada. Sul posto ovviamente si sono precipitate le volanti della Polizia e gli investigatori hanno cominciato immediatamente i primi rilievi per capire la dinamica dell’agguato. Sono stati ritrovati almeno cinque bossoli e altri tre sono stati rinvenuti nello sportello sul lato guidatore della Panda su cui si trovava la vittima. Danneggiate dagli spari anche le auto in sosta, al momento sembra che siano stati esplosi almeno una decina di colpi. Si indaga su un possibile regolamento di conti legato allo spaccio di droga o alla criminalità locale o la lotta per la conquista del territorio, sul caso è stata attivata anche l’antimafia.