Roma: ecco di quanto aumenterà per cittadini la tassa sui rifiuti, l’odiata Tari

Anche se un emendamento fornisce più tempo ai Comuni per stabilire le nuove tariffe della tassa rifiuti, nella Capitale già è stato stabilito di quanto aumenterà la Tari

La Tari, o tassa sui rifiuti, è stata introdotta nel 2014 e il suo presupposto è il possesso o la detenzione di locali (in alcuni casi anche aree scoperte) suscettibili per uso o destinazione di produrre rifiuti solidi urbani. Da ciò deriva l’imponibilità dei costi sostenuti dalle amministrazioni comunali e dai soggetti da esse incaricati per la loro raccolta, trasporto e smaltimento.

L’aumento della Tari – Romacityrumors.it –

 

C’era molta apprensione tra i cittadini della capitale per le nuove tariffe che dovevano essere introdotte dal Comune di Roma previste per il pagamento della tassa sui rifiuti, la cosiddetta Tari, una delle tasse più odiate dai romani ogni volta che nelle strade si vedono i cassonetti stracolmi per colpa della mancata raccolta da parte del personale dell’azienda municipalizzata incaricata.

Ecco il temuto aumento

Era inevitabile. E’ stato annunciato il balzello della Tari, la tassa sui rifiuti che il Comune di Roma ha previsto nella prima rata del 2024. Forse la tassa ameno amata, se mai ne esistesse una che il cittadino di qualsiasi paese paghi volentieri, la Tari è la tassa rifiuti per i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento o recupero dei rifiuti urbani. Una tassa dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte adibiti a qualsiasi uso, suscettibili di produrre rifiuti urbani, con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare o tra coloro che usano in comune i locali o le aree. In questi giorni la tassa sui rifiuti è stata oggetto di discussione da parte della Giunta guidata dal Sindaco Roberto Gualtieri e le delibere relative al Piano Economico-Finanziario di Ama 2024-25 e la determinazione della Tari per il 2024 hanno trovato approvazione. E’ scattato quindi il temuto aumento anche se in misura minore rispetto a quanto “suggerito” da Arera, l’Autorità nazionale di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Infatti, l’intervento del Comune di Roma ha permesso di scongiurare un adeguamento della Tari, imposto da Arera, del 14 per cento, riducendolo di fatto al 2,8 per cento. 

Una delle tasse più odiate dai romani – Romacityrumors.it –

 

La promessa del sindaco

L’aumento della Tari a Roma quindi sarà meno alto del previsto, come detto, per il 2024 ci sarà un incremento del 2,87% ma, assicura il sindaco Roberto Gualtieri, l’anno prossimo sarà addirittura azzerato, grazie alla riforma dell’Ama e al recupero dell’evasione fiscale. Con l’inflazione in aumento si temeva la stangata sulla tassa dei rifiuti, sarebbero stati i singoli amministratori locali a stabilire poi l’ammontare dei rincari stessi. Nel frattempo, però, un emendamento del Governo al decreto Superbonus aveva prorogato al 30 giugno il termine fissato per i Comuni, originariamente posto al 30 aprile, per approvare le tariffe della Tari. Arera aveva previsto scenari davvero preoccupanti con aumenti anche del 14%, ma a Roma si è riusciti a contenere questo balzello sotto al 3%. Ricordiamo poi che l’aumento della Tari non è legato soltanto alle utenze domestiche, ma va applicato anche agli esercizi commerciali e alle imprese. Un rincaro che, se fosse stato approvato come da richiesta, sarebbe potuto risultare un colpo decisivo alla stessa sopravvivenza delle aziende, sommato a quello di tutti gli altri aumenti dovuti all’inflazione.

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