Car sharing, la truffa dei noleggi: auto subaffittate ai pusher

Nuova truffa sul territorio romano: si tratta del noleggio delle auto del car sharing con documenti falsi, per poi subaffittarle ai malviventi per 30 euro al giorno.

Doppio giro di guadagni illegali, dunque; da una parte c’è chi affitta le auto, dall’altro chi le utilizza per potersi muovere in sicurezza con una minima probabilità di essere fermato dalle forze dell’ordine.

76 persone finite tra gli indagati, accusate di truffa, ricettazione e sostituzione di persona. Le indagini sono partite a settembre 2018 e sono durate quasi un anno.

Il gruppo che si occupava di noleggiare illegalmente le auto per prima cosa cercava di procurarsi documenti rubati. Merce indispensabile per mettere a segno la truffa. Patente e carta d’identità sono infatti necessari per iscriversi all’app e affittare l’automobile. I documenti, però, non servivano solo per “sbloccare” le macchine ma anche per attivare la prepagata. Con questi due strumenti in mano, alla fine, caricando sulla carta anche solo un centesimo, si riusciva a sbloccare la Fiat 500. In questo modo si otteneva la disponibilità “illimitata” del mezzo. Dopodiché il gruppo organizzato di truffatori passava all’incasso. In pratica subaffittava la Fiat 500. Il prezzo poteva oscillare dai 30 ai 50 euro al giorno. I clienti erano “fidatissimi”. Nel senso che il circuito di persone che usufruivano del servizio illegale era in gran parte composto da pregiudicati. Insomma profili che avevano necessità di affittare auto in via totalmente anonima. Ebbene i militari del radiomobile sono riusciti alla fine ad individuare più di 66 noleggi di 500 abusive. Molte delle persone fermate erano spacciatori. Pusher che, per gli inquirenti, le utilizzavano per trasportare la droga.

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