Video hot, la dipendente licenziata dalla As Roma: l’inchiesta si allarga

Ancora un colpo di scena nella vicenda alquanto intrigata del licenziamento dalla società giallorossa per incompatibilità ambientale dei due dipendenti dopo la diffusione di un video trafugato dal cellulare

Se sul campo, dopo l’arrivo sulla panchina di Daniele De Rossi, la squadra giallorossa viaggia a vele spedite, fuori dal rettangolo di gioco la Roma deve fare i conti con le conseguenze del video hard che ha portato al licenziamento dell’impiegata sotto contratto con la famiglia Friedkin. Ora la vicenda è uscita dalle mura di Trigoria e la storia del filmato rubato da un giocatore della Primavera giallorossa è finita nel mirino della Procura della Figc, intenzionata a verificare l’effettivo coinvolgimento dei tesserati del club capitolino. Le ultime novità portano al coinvolgimento di oltre quaranta persone, tutti quelli che hanno fatto rimbalzare il video da un cellulare all’altro.

L’inchiesta si allarga – Romacityrumnors.it –

 

Anche se la vicenda riguarda un fatto accaduto alcuni mesi fa, la società nei giorni scorsi ha dovuto  emettere un comunicato ufficiale dove si è affrettata a spiegare che la decisione presa nei confronti dei due dipendenti era senza “nessuna discriminazione o disparità di trattamento, ma un licenziamento deciso sulla base del codice etico della società”. Nel frattempo, la donna protagonista della vicenda ha dato mandato al suo avvocato di difenderla dalla gogna mediatica alla quale è stata sottoposta a causa del trafugamento del video dal suo cellulare, per una violazione della privacy dal suo punto di vista inaccettabile.

Una storia davvero intrigata

La vicenda del video hard, rubato dallo smartphone di una dipendente della As Roma e per questo motivo licenziata dal club giallorosso, sta prendendo sempre più le sembianze di un vero e proprio sexgate, dove la situazione, giorno dopo giorno, si evolve arricchendosi di particolari che potrebbero coinvolgere molte più persone di quelle emerse fino ad oggi. Dopo il comunicato ufficiale emesso lo scorso venerdì dal club giallorosso, con il quale si provava a spiegare le motivazioni che avrebbero portato al licenziamento della ragazza e del fidanzato, anche lui dipendente della As Roma, protagonisti del video, oltre al giovane calciatore della Primavera che materialmente aveva sottratto il video dal cellulare della donna, l’apertura dell’inchiesta da parte della Procura Federale, potrebbe portare anche a conseguenze per lo stesso club dei Friedkin. Qualora la ragazza facesse partire una querela per revenge porn, nei confronti della Roma e del calciatore della Primavera autore del furto, potrebbe partire una maxi inchiesta che riguarderebbe tutti coloro che hanno contribuito a rendere la clip virale.

L’intrigata vicenda del video hot – Romacityrumors.it –

 

Oltre 40 persone coinvolte nell’inchiesta

Infatti, a questo punto della vicenda,  non sarebbe solamente il giovane calciatore, autore materiale del furto della clip dallo smartphone della donna licenziata da Trigoria insieme con il fidanzato proprio dopo la diffusione del filmato, a rischiare qualcosa, ma almeno altre quaranta persone. Tutte quelle che avrebbero materialmente partecipato attivamente alla diffusione delle immagini private rubate, facendole rimbalzare da uno smartphone all’altro e contribuendo così alla circolazione del video incriminato tra calciatori delle giovanili, della prima squadra e membri dello staff, per poi arrivare ovviamente anche ai dirigenti del club e la ragazza a questo punto potrebbe essere soltanto una vittima di revenge porn. L’obiettivo della Procura federale, che ha già portato a termine un giro di interrogatori, è proprio quello di verificare se non siano stati violati l’articolo 4 del codice di giustizia sportiva, quello legato ai principi di lealtà, correttezza, probità e rispetto alla società e l’art. 6 per responsabilità oggettiva.

 

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