Spaccio davanti ai fastfood: arrestati i pusher

I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di spaccio di sostanze stupefacenti, una giovanissima coppia (23 anni lui ed appena 19 lei) poichè gravemente indiziata del reato di spaccio di sostanze stupefacenti accertato nei pressi del Mc Donald’s di via Lampedusa di Monterotondo.

I militari della Sezione Operativa, ritenendo anomali i continui movimenti di persone nei pressi del noto fast food, hanno avviato mirati servizi di osservazione, sospettando che nelle immediate vicinanze del locale fosse stata avviata un’attività di spaccio di stupefacenti ove gli acquirenti, fingendosi avventori del “Mc”, si apprestavano di fatto ad un veicolo in sosta con a bordo una giovane coppia. Circostanza che ha indotto i Carabinieri, all’ennesimo “avvicinamento” all’auto sospetta, ad avviare una perquisizione nei confronti dei due occupanti, all’esito della quale venivano rinvenuti nella loro disponibilità 2 panetti di hashish, oltre alla somma in banconote di piccolo taglio di Euro 500 circa. L’attività d’indagine, estesa anche all’abitazione in uso agli indagati, ha permesso di rinvenire un ulteriore panetto della medesima sostanza che, unito al precedente, ha attestato il sequestro complessivo di circa 300 grammi di stupefacente di tipo hashish. 
La giovane coppia residente a Capena, che di fatto aveva allestito un vero e proprio “droga-shop ambulante” nei pressi del Mc Donald’s, è stata così tratta in arresto e sottoposta alla misura della detenzione domiciliare, in attesa della celebrazione del rito direttissimo disposto dall’AG di Tivoli.

Nell’ambito delle attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti, inoltre, la Sezione Operativa della Compagnia CC di Monterotondo, nei giorni immediatamente precedenti, aveva già arrestato nel Comune di Fonte Nuova un cittadino rumeno di anni 26, gravemente indiziato poiché trovato in possesso di 68 grammi di cocaina, già suddivisi in 51 dosi pronte per essere immesse nel mercato dello spaccio. 
I tre indagati, dopo la misura domiciliare disposta dalla Procura della Repubblica di Tivoli, sono stati condotti presso le aule del Tribunale di Tivoli per le determinazioni di competenza dell’AG.
Carabinieri Roma

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