Spari all’alba a Roma: anziano ferito all’addome

L’anziano novantunenne è stato trasportato d’urgenza all’ospedale dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico 

Un colpo d’arma da fuoco che ha fatto sobbalzare uno dei quartieri più caratteristici della capitale. Era l’alba quando un uomo di 91 anni, intento a pulire la sua doppietta, ha inavvertitamente fatto partire un colpo, ferendosi all’addome. E’ accaduto nel quartiere della Garbatella a Roma, che si è svegliato con il suono delle sirene e con i lampeggianti accesi delle volanti della Polizia.

Uno sparo nella notte a Roma – Romacityrumors.it –

 

Sono stati momenti di panico quelli vissuti alcuni dei residenti del popolare quartiere della capitale, quando da uno dei caratteristici palazzi di via Alessandra Macinghi Strozzi è partito forte e nitido il rumore acuto di uno sparo. Immediatamente la mente di tutti è andata all’ennesima possibile tragedia familiare, ma fortunatamente la verità era un’altra.

Un colpo fortuito

Un uomo di 91 anni si è sparato un colpo di pistola all’addome alle 5,40 di questa mattina.  E’ stata la moglie, presente al momento dell’incidente, ma senza riportare ferite, a dare l’allarme e chiamare il 112. Sul posto sono immediatamente intervenute alcune Volanti del Commissariato di Polizia San Paolo insieme agli agenti del Commissariato di Tor Carbone. L’anziano è stato trasportato all’ospedale San Camillo in codice rosso, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per estrarre un proiettile dall’addome, ma non è in pericolo di vita. I vicini hanno raccontato di conoscerlo come un cacciatore esperto, ma evidentemente qualcosa è andato storto. A quanto pare l’arma era carica, resta da capire come sia stato possibile che sia partito quindi un colpo che ha ferito l’uomo. “Stavo pulendo la mia doppietta in soggiorno ed è partito un colpo all’improvviso” ha raccontato lui stesso alla Polizia.

Un fucile da caccia – Romacityrumors.it –

 

Porto d’armi

Il numero delle persone con licenza di porto d’armi in Italia ammonta a oltre 1,2 milioni. Ovviamente questo non corrisponde al totale di armi circolanti nel nostro Paese, in primis perché ogni detentore può possedere più pistole e fucili. Inoltre è praticamente impossibile stabilire quante invece ne circolino in maniera non lecita, attraverso il contrabbando, la modifica e l’abrasione del numero di serie identificativo. Nonostante l’obbligo, infatti, grandissima parte delle armi acquistate non viene denunciata alle autorità. Ci sono diversi tipi di licenza, che si differenziano in base all’uso dell’arma. Ogni licenza consente al suo possessore di detenere legalmente fino a un massimo di tre armi comuni da sparo, 12 armi sportive e un numero potenzialmente illimitato di fucili da caccia. Secondo un sondaggio effettuato dal Censis nel 2020, il 9,6% degli italiani ha dichiarato di possedere un’arma da fuoco. Parliamo dunque di circa 6 milioni di cittadini, il quintuplo rispetto alle licenze rilasciate.

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