L’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato è entusiasta per il successo dell’openday per le vaccinazioni in orario serale dedicate agli over 40.
“Sono passate appena due ore dall’avvio delle prenotazioni e a Roma siamo già sold-out! Peccato che avessimo soltanto 20mila dosi.
Lo ammetto: ero scettico, poi ho visto quanto fatto a Rieti e ho cambiato idea. È una modalità più friendly, più giovanile. Per questo ho chiesto al generale Figliuolo di mandarci le fiale di AstraZeneca che non usano le altre Regioni.
Ho chiesto – continua – al commissario la cortesia di mandarmi 60mila, 80mila anche 100mila dosi in più, che gli altri territori non riescono a somministrare. E lo ribadisco a maggior ragione adesso: con 80mila dosi per l’open day, avremo svoltato.
Non ha detto di no. Noi non vogliamo danneggiare le altre Regioni, ma l’avvio dell’open day dimostra che il vaccino di AstraZeneca, dopo tante vicissitudini, è reputato sicuro. Per questo non capisco l’atteggiamento dell’Aifa o del commissario Ue Breton: un conto è stigmatizzare i ritardi nelle consegne, un altro farlo passare per un vaccino di serie B”.
Infine conclude: “Abbiamo raggiunto i 2 milioni e mezzo di vaccinati. Se proseguiamo così, entro luglio potremo vedere effetti tangibili. Ma ci devono essere i presupposti, in primis le case farmaceutiche devono garantire le consegne, e il rispetto del le regole
Il Regno Unito ci insegna che immunizzazione vuol dire crollo dei morti. Ora loro ne hanno 2 o 3 al giorno. Penso che all’aperto si potrà utilizzare meno la mascherina, l’orario del coprifuoco e dei locali slitterà in avanti ma con controlli anti assembramenti, riprenderanno attività sportive come quelle in piscina. Importante poi sarà estendere l’uso del pass vaccinale anche per l’ingresso in Italia. Però non facciamo come la Sardegna: era tornata in zona bianca, poi nessuno ha fatto nulla, ed è rifinita in rossa”.