Anzio, minacce ai vigili sui social: “Se ripassi ti spacco la testa”

A raccontare la vicenda il comandante Arancio della Polizia Locale di Anzio. Tutto ha inizio quando viene caricato in rete il video della protesta dell’assessore Ranucci. Proprio gli agenti incaricati di rintracciare quel video, diventato virale in poco tempo, si sarebbero accorti degli insulti nei loro confronti.

“Vigile se ripassi ti spacco la testa. Bastardi, corrotti”, “Mi hanno fatto la multa sti…solo perché alle 18.30 ero ancora aperto”

Questi alcuni esempi degli insulti rivolti agli agenti, per cui 6 persone sono state identificate e denunciate per diffamazione di pubblico ufficiale.

 Il comandante della polizia locale, Antonio Arancio, dichiara:
“La polizia locale è un’istituzione e noi stiamo perdendo il senso di questa parola. Se viene indebolita l’istituzione, che è una piattaforma sociale, che serve a mantenere i collegamenti di una società, vendicandosi sui social con commenti di questo tipo, è giusto poi intervenire. Quando il vigile fa una multa, non sa nemmeno a chi la sta facendo, soprattutto per quanto riguarda le auto in sosta: si guarda l’azione, non il soggetto. Scatenarsi in quella maniera, con aggettivi tipo ‘Se li possano mangiare le medicine’, non è sicuramente una cosa bella. Certo, se l’istituzione commette un errore, questo va corretto, ma non si deve mai arrivare a questi estremi. Ci hanno detto di tutto, insulti, offese davvero molto forti, ma caso strano nessuno dice niente alla polizia, ai carabinieri o alla guardia di finanza, perché sanno quello che gli tocca”.

Arancio conclude:
“Mi ha veramente fatto male vedere tutto questo: i miei uomini si sono ammalati per fare i controlli e c’è chi continua a insultarci”.

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