Un uomo è stato arrestato. Su di lui pende un’accusa terribile: avrebbe abusato ripetutamente della figlia. L’ex moglie lo ha denunciato
Un arresto che ha scioccato l’intera cittadinanza di Tivoli e che ha portato alla luce una vicenda squallida, che durava da circa tre anni. Nel pomeriggio del 10 gennaio 2024, a San Cesareo (RM), gli Agenti della Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere e minori del commissariato Tivoli – Guidonia, (sotto la direzione dei Magistrati dal Gruppo uno della Procura della Repubblica di Tivoli che trattano i delitti di violenza di genere, ai danni delle donne e domestica) hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere nei confronti di C.F.M., un cittadino romeno di 46 anni.
L’accusa è gravissima: l’uomo (incensurato), dovrà rispondere di violenza sessuale aggravata commessa in danno della figlia di dieci anni, ripetutamente sin dal 2020. Tre anni di abusi, di violenze e di silenzi. L’uomo viveva a Tivoli con la sua famiglia, composta dalla moglie e da due figli. Una volta separatosi dalla compagna si era trasferito a San Cesareo. Secondo il provvedimento disposto dal Giudice in sede di separazione, continuava a seguire i figli e ad accoglierli nella propria abitazione.
Distraeva il figlio per abusare della bambina
Quando si trovava in casa con i due, “predisponeva situazioni per distrarre il figlio maggiore al fine di approfittare della bambina, sulla quale non esitava a compiere atti sessuali non appena se ne presentava l’occasione”, scrive la Polizia in un comunicato ufficiale. Violenze che sarebbero durate anni, fino a quando la bambina non ha avuto il coraggio di dire tutto alla madre, che ha denunciato l’uomo ai poliziotti del Commissariato tiburtino. Gli elementi raccolti nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Tivoli, hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale tiburtino di ritenere ” il racconto degli abusi subiti …coerente, lucido, genuino e, nel senso della genuinità del narrato, depongono anche le modalità in cui è avvenuta la rivelazione …un racconto spontaneo…che…trova riscontro nelle dichiarazioni del fratello, il quale non solo ha raccolto le confidenze della sorella ma ha reso dichiarazioni che riscontrano indirettamente e in maniera particolarmente genuina le dichiarazioni della sorella … “.
In tale contesto, “… La reiterazione delle condotte in danno dell’integrità psicofisica della figlia minore …nonché le concrete ed allarmanti modalità sono state poste in essere (si pensi alle gravissime ripetute aggressioni della sfera sessuale della figlia minore di appena sette anni all’epoca in cui le condotte hanno avuto inizio) che, con tutta evidenza, connotano la personalità dell’indagato come prevaricatrice e rivelatrice dell’incapacità di reprimere le pulsioni lesive dell’altrui integrità fisica e psicologica … “, sono tutti elementi ritenuti dal G.I.P. che ha disposto la misura della custodia in carcere, richiesta dalla Procura, come fondanti del concreto e attuale pericolo di reiterazione degli abusi sessuali da parte di C.F.M. in danno di sua figlia.
Il coraggio della bambina e della mamma
Il coraggio della bambina, di raccontare tutto alla madre e il pronto intervento di quest’ultima che non ha esitato, prima di andare a riferire tutto alle forze dell’ordine, è stato decisivo. Il Commissariato di Tivoli ha aperto immediatamente un fascicolo e la Procura della Repubblica ha avviato le indagini, che si sono concluse con l’arresto dell’uomo. Sulla base del provvedimento restrittivo il 46enne è stato portato in carcere. Nelle prossime ore verrà ascoltato dal Pm ed interrogato.