Rosario per la Pace in Terra Santa: la Diocesi dà appuntamento a Santa Maria Maggiore

La diocesi di Roma ha invitato tutti i fedeli a partecipare al Rosario per la Pace in Terra Santa: ecco data e info per partecipare

Domenica scorsa, nel corso dell’ultimo Angelus, Papa Francesco ha lanciato un messaggio di Pace dopo gli attacchi di Hamas. Il Pontefice ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime ed ha lanciato un appello. “La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina! Possano essere ascoltate dai responsabili israeliani e palestinesi, parole di pace e di diplomazia. Preghiamo per il bene di questi due popoli e perché le armi tacciano subito. Basta sofferenza”. 

Il Rosario Per la Pace in scena sul sagrato di Piazza Santa Maria Maggiore a Roma – Roma.Cityrumors.it

Bergoglio ha confermato di “seguire con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente, provocando centinaia di morti e feriti. Prego per loro e per tutti coloro che stanno vivendo ore di terrore e di angoscia. Gli attacchi e le armi si fermino, per favore, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano a nessuna soluzione, ma solo alla morte e alla sofferenza di tanti innocenti”. Francesco ha ribadito la necessità di ritrovarsi nella preghiera: “La guerra è una sconfitta: ogni guerra è una sconfitta! Preghiamo perché ci sia pace in Israele e in Palestina!”

Dalle parole ai fatti. La Diocesi di Roma ha dato appuntamento a tutti i fedeli domenica 15 ottobre, per ritrovarsi in preghiera e lanciare un importante messaggio di Pace. Alle ore 21, sul sagrato della basilica di Santa Maria Maggiore, si terrà il Rosario per la pace in Terra Santa. La preghiera  sarà presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis. L’immagine della Beata Vergine Maria Salus Populi Romani sarà posta sul sagrato e si chiederà la sua intercessione per la pace in Terra Santa e nel mondo intero.

La basilica di Santa Maria Maggiore ospiterà il Rosario per la Pace – Roma.Cityrumors.it

La stessa iniziativa è stata presa da padre Romanelli, il parroco dell’unica parrocchia cristiana sulla Striscia di Gaza. Una piccola comunità di un centinaio di persone (tutte battezzate) su oltre due milioni e mezzo di abitanti islamici. Dal sette ottobre, dopo il sanguinoso attacco di Hamas, la piccola comunità cattolica si ritrova ogni sera in Chiesa, per celebrare il Rosario della Pace. “I fedeli si radunano in chiesa per la Messa – ha confermato Padre Romanelli –  e poi davanti al Santissimo pregano il Rosario. Per i bambini abbiamo pensato ad un piccolo oratorio, con la speranza di donare qualche momento di serenità in una situazione che si profila sempre più drammatica”. Un tentativo di riportare un minimo di normalità in una situazione assurda. “Nella parrocchia sono accolte circa 15 famiglie, molte rimaste senza casa. Le autorità militari continuano a mandare messaggi per invitare i gazawi ad abbandonare alcuni quartieri che potrebbero essere bombardati. Un messaggio è stato inviato anche al patriarcato latino per avvisare di un possibile attacco alla zona di Rimal, dove si trova anche l’università islamica. Gli attacchi israeliani hanno colpito anche le vicinanze della scuola del Patriarcato latino tenuta dalle suore del Rosario, che grazie a Dio, non ha registrato ingenti danni, ma solo vetrate rotte. Israele invita la popolazione a sgomberare, ma mi chiedo dove dovrebbe andare tutta questa gente se è circondata da muri e se i quartieri sono già tutti stracolmi di abitanti”.

Il sacerdote è ora fermo a Betlemme:Ora tutte le strade sono chiuse e per questo sono ancora bloccato a Betlemme. La situazione peggiora ora dopo ora. La paura ha preso il sopravvento anche perché molti abitanti hanno ricevuto messaggi dall’Esercito israeliano che avvisano di attacchi imminenti. I bombardamenti sono proseguiti, duri, durante la notte. Nonostante l’abitudine alla guerra dei gazawi, la sensazione diffusa è che solo un miracolo – che tutti invocano – potrà evitare una guerra che sarà lunga e cruenta”. 

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