Non si placano le violenze all’interno del quartiere romano. La donna è stata colpita da un uomo mentre stava ripulendo le strade
Dopo l’aggressione di Don Antonio Coluccia, l’arresto del ragazzo che spacciava durante la visita del ministro Abodi e il blitz delle forze dell’ordine, organizzato per ripristinare la sicurezza, Tor Bella Monaca torna nuovamente al centro della cronaca. Un nuovo episodio drammatico ha coinvolto il quartiere, diventato tristemente noto per le violenze e i regolamenti di conti tra le bande.
Si è infatti registrata una nuova aggressione ai danni di una volontaria che stava pulendo le strade del quartiere insieme ai cittadini e agli operatori dell’Ama. La donna, Maricetta Tirrito, è la coordinatrice di Laboratorio Una Donna e insieme ai volontari di Tor Più Bella, stava partecipando alla pulizia del Quartiere. Un’opera di bonifica di alcuni locali usati dai pusher. Un uomo l’ha aggredita lanciandole contro una bottiglia di vetro di Coca Cola, che le ha causato la frattura del braccio. La donna ha avuto una prognosi di 25 giorni.
L’iniziativa era stata così annunciata: “Ama e cittadini insieme per il decoro di Tor Bella Monaca. Questa mattina, alla presenza del direttore generale di Ama Alessandro Filippi e del presidente del Municipio VI Nicola Franco e di Don Antonio Coluccia, il parroco antimafia vittima di un tentato agguato lo scorso 29 agosto proprio a Tor Bella Monaca – è stato spiegato – l’azienda ha assicurato supporto ai volontari dell’associazione ‘TorpiùBella’ impegnati nella pulizia straordinaria di alcune aree, partendo da via Scozza fino a via Santa Rita da Cascia. Complessivamente sono stati impiegati in servizio dedicato 15 operatori, 2 furgoni e 1 camion dotato di cassa ragno. Ama ha fornito ai volontari le attrezzature necessarie (scope, rastrelli, sacchi, ecc.) e al termine dell’iniziativa ha avviato ai centri di trattamento/recupero i materiali raccolti”.
Ma i buoni propositi, evidentemente, non sono piaciuti a qualcuno: “Quell’uomo, uno dei tanti spacciatori di zona, ha prima offeso le donne impegnate a ripulire quella che è una delle vie di Tor Bella Monaca abbandonate al degrado, poi le minacce perché evidentemente ‘occupavamo’ la sua piazza di spaccio, infine quella bottiglia lanciata contro un sasso in direzione della volontaria. Voglio esprimere tutta la mia solidarietà a Maricetta Tirrito che, assieme ad altre mamme, aveva deciso di rispondere all’appello di don Coluccia, il prete antimafia, e di pulire via Scozza, a Tor Bella Monaca“, ha dichiarato il presidente del VI Municipio Nicola Franco, stamattina sul posto insieme all’associazione.
“La reazione scomposta del nordafricano che ha causato 25 giorni di prognosi a Maricetta, segnala il fatto che la criminalità è in difficoltà – aggiunge – Con la società civile presente e le Istituzioni, don Coluccia e il Dg di Ama Alessandro Filippi con gli operatori, gli spacciatori hanno dovuto interrompere la loro attività. L’aggressore è stato fermato e portato in caserma. Come per l’operazione blitz di giovedì mattina, inoltre, rileviamo che non sia un caso la nazionalità di quest’aggressore e di quella degli altri manovali della criminalità organizzata: sono tutti extra comunitari. La criminalità si serve di questi soggetti, spesso in possesso già di più fogli di via; non possiamo tollerarli oltre, devono essere portati nei Cie di tutta Italia per poi essere spediti nelle rispettive patrie. Durante le operazioni di bonifica ho trovato e consegnato ai carabinieri un machete e un coltello nascosti in un divano su cui abbiamo poi scoperto che faceva prostituire donne e anche ragazzine. Questa è la strada giusta, non molliamo un centimetro di territorio”.