Prevenire le violenze di genere e regalare assistenza alle vittime: nasce il RiViGe

Il Policlinico Gemelli ha realizzato un Comitato apposito per aiutare le donne vittime di violenza e fare passi avanti verso la prevenzione

Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono innumerevoli le iniziative che sono state organizzate in tutta Italia. Dalla manifestazione che prenderà il via alle ore 14.30 al Circo Massimo e che si chiuderà a San Giovanni, a quelle che si svolgeranno a Milano, Perugia e in numerose città italiane. La capitale ha risposto con numerosi momenti dedicati alla lotta contro la violenza di genere.

Nasce a Roma, al Policlinico Gemelli, il Comitato che intende prevenire e combattere ogni forma di violenza di genere – Roma.Cityrumors.it

Tra le iniziative più significative c’è quella realizzata dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli, che dopo aver aperto un  Centro Antiviolenza S.O.S. Lei presso il Pronto Soccorso dell’ospedale, ha realizzato un Comitato dedicato a tutte le donne che hanno subito violenze e maltrattamenti: il RiViGe (Risposta alla Violenza di Genere), realizzato con il sostegno non condizionato di Windtre. RiViGe è stato presentato ieri, e da oggi prende ufficialmente vita. Il Comitato è composto da numerosi esperti del Gemelli ed intende realizzare attività di prevenzione della violenza a tutto tondo, lavorando prevalentemente sulla rielaborazione delle procedure interne dedicate alla gestione dei casi di violenza di genere, sessuale e abuso sui minori, tentando anche di formare il personale permettendo a tutti i professionisti di rispondere alle donne vittime di violenze che richiedono le cure del Policlinico.

Un passo in avanti nella prevenzione

Francesca Giansante, Responsabile  del servizio sociale e membro del Comitato RiViGe del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs, spiega: “Il percorso iniziato lo scorso anno con i corsi di formazione del personale di Pronto Soccorsoaffermaa seguito della successiva apertura del Centro Antiviolenza S.O.S, oggi ci chiede di fare un passo in più nella direzione della prevenzione: parlare di violenza di genere, formare e informare su questa emergenza. Tutto questo richiede competenza e impegno e deve essere l’obiettivo principe a cui far riferimento in tutte le attività che il Comitato si prefigge di portare avanti, affinché anche in un luogo come l’ospedale, dove generalmente si offre sostegno a donne che vivono un momento di acuzie legato alla violenza subita, le vittime possano trovare un ambiente capace non solo di garantire cure sanitarie e strumenti operativi dedicati ma anche supporto emotivo ed orientamento verso i percorsi di fuoriuscita dalla violenza”.

La scorsa settimana è stata dedicata alla formazione e alla ricerca. Alcuni componenti del Comitato RiViGe, insieme alle operatrici di Sos Lei, hanno portato avanti un ‘tour di lezioni itineranti’ presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. I lavori sono iniziati regalando un pensiero alla giovane Giulia Cecchettin, uccisa la scorsa settimana dall’ex fidanzato ed ultima vittima di femminicidio. L’obiettivo era fornire (sfruttando l’accoglienza e le buone risposte del personale docente) numerose informazioni sul  tema della violenza agli studenti e alle studentesse dell’ateneo. Per anticipare i primi strumenti operativi e per sensibilizzare la popolazione studentesca sulla realtà ormai tristemente diffusa di tale fenomeno culturale e sociale affinché, come cittadini e cittadine, siano in grado di riconoscerne i segni non solo sanitari ma empatici ed emotivi.

Incontrate oltre 70 vittime di violenze

Il Comitato nato per prevenire e combattere la violenza di genere – Roma.Cityrumors.it

“Il nostro Policlinico si sta impegnando per arrivare a quell’evoluzione culturale per superare gli schemi e i retaggi culturali del patriarcato che sono alla base della violenza di genere, come gli stereotipi e i pregiudizi, grazie anche al fondamentale apporto di specifiche competenze offerte dall’Associazione Assolei che dal 1993 offre supporto e attività in tal senso”, si legge in una nota redatta dall’Ospedale Gemelli.In questi soli otto mesi di attività del Cavconferma Dalila Novelli di Assoleile operatrici dell’associazione hanno avuto modo di incontrare fisicamente oltre 70 vittime inviate dal Pronto Soccorso e dai reparti del Policlinico e di dare ascolto a circa 250 donne grazie ai numeri di telefono dedicati (3203464044 quello messo a disposizione da Windtre). Per ognuna di loro si è avviato un percorso di affiancamento e di sostegno sia legale che psicologico nel rispetto delle richieste e dell’autodeterminazione delle donne. Inoltre le operatrici hanno avuto modo di stringere una rete di contatti con le forze dell’ordine e con le strutture di accoglienza alloggiativa in casi di emergenza che hanno permesso agli interventi di offrire una migliore efficacia”.

Nel corso della presentazione del Comitato, alla quale hanno partecipato il Direttore Sanitario Andrea Cambieri, la Direttrice Risorse Umane Roberta Galluzzi, la Direttrice Sitra Carmen Nuzzo della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs, è stato proiettato il cortometraggio ‘Piccole cose di valore non quantificabile’ realizzato nel 1999 dai registi Luca Miniero e Paolo Genovese, quest’ultimo presente alla manifestazione, che in modo delicato ma potente mette in evidenza quanto sia importante saper cogliere i segnali e i segni della violenza, anche quando non espressamente definiti o raccontati. Si è poi entrati nel vivo della discussione, moderata dalla giornalista Roberta Serdoz Caporedattrice Centrale Tgr Lazio, con l’intervento di Barbara Strappato Direttore della Prima Divisione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Maria Monteleone Magistrato, già Procuratore Aggiunto Coordinatore del Pool Antiviolenza e Elisabetta Lancellotta Componente Commissione Bicamerale d’Inchiesta sul Femminicidio e su ogni altra forma di violenza di genere.

“Le ultime generazioni hanno imparato a riconoscere, denunciare e apprestare forme di tutela più adeguate, contro la violenzaafferma Barbara Strappato Direttore della Prima Divisione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni -. Nonostante questo non abbiamo sconfitto la violenza. Oggi finalmente tutti hanno compreso come sia necessario cambiare la cultura crescendo una generazione di donne e uomini consapevoli. E la cultura si cambia con un’arma potentissima: le parole”.

“Il contrasto alla violenza è una responsabilità che ci riguarda da vicinoha concluso Rossella Gangi Direttrice Risorse Umane Windtre –  e richiede un profondo cambiamento culturale. Windtre si è assunta l’impegno di diffondere conoscenza e consapevolezza attraverso attività concrete di sensibilizzazione, come la realizzazione del cortometraggio ‘Di Notte’ e il lavoro che faremo nelle scuole superiori a partire dal 2024. Riteniamo, infatti, che sia fondamentale educare e dialogare con le nuove generazioni per costruire un futuro sempre più inclusivo, umano e non violento. Windtre ha inoltre rinnovato il suo sostegno anche nel 2024 al Centro Antiviolenza ‘S.O.S Lei’, un luogo sicuro di vicinanza, aiuto e ascolto”.

 

 

 

 

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