Pensioni 2025, importi ridotti per la Legge Fornero: chi è coinvolto

Sarà importante l’impatto della Legge Fornero sulle pensioni 2025: ecco chi sarà maggiormente interessato dai tagli

La Legge Fornero, fin dalla sua presentazione e dalla sua approvazione, è stata una delle riforme pensionistiche più controverse e osteggiate dalla politica. Da tempo, soprattutto la Lega di Matteo Salvini, promette di superarla, ma ancora non è avvenuto. E ora, nel 2025, la Legge Fornero avrà un impatto importante sulle pensioni italiane.

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L’impatto della Legge Fornero sulle pensioni del 2025 – (Foto ANSA) – Roma.Cityrumors.it

Da sempre, il tema delle pensioni, in Italia, è uno dei più discussi e combattuti. Si tratta di un tema che non è solo un tema economico, ma anche e soprattutto un tema sociale e, di conseguenza, politico. Questo perché il nostro Paese è uno di quelli con l’età media più alta e, soprattutto in determinati territori e in determinate famiglie, i nonni (quindi, i pensionati) hanno rappresentato e rappresentano una forma di welfare privato e familiare.

Nel 2025, dunque, i pensionati italiani dovranno fare i conti con un nuovo taglio degli importi delle pensioni. Questo è dovuto all’applicazione del meccanismo di adeguamento dei criteri di calcolo dell’assegno pensionistico basato sulle aspettative di vita, come previsto dalla legge Fornero. Dal gennaio 2025, infatti, il coefficiente di trasformazione, elemento chiave per il calcolo delle pensioni, verrà rivisto al ribasso.

L’impatto della Legge Fornero: chi sarà interessato dai tagli?

Il sistema introdotto dalla legge Fornero nel 2011, che ha sostituito la precedente cadenza triennale dell’adeguamento con una biennale, rivede periodicamente i coefficienti di trasformazione. Questi coefficienti determinano l’importo della pensione in base ai contributi versati e alle aspettative di vita. È importante notare che il meccanismo di adeguamento non è una novità della legge Fornero, ma risale alla legge Dini del 1996.

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Nel 2025 diminuirà l’assegno pensionistico – Roma.Cityrumors.it

L’unica eccezione al trend di ribasso dei coefficienti si è verificata nel biennio 2023-2024, quando i coefficienti sono stati temporaneamente aumentati a causa della riduzione delle aspettative di vita durante la pandemia da Covid-19. Tuttavia, con il ritorno alla normalità, dal gennaio 2025 si assisterà nuovamente a un taglio degli importi pensionistici.

L’obiettivo della riforma Fornero è garantire la sostenibilità del sistema pensionistico italiano nel lungo periodo. Per fare ciò, il calcolo della pensione viene adeguato alle aspettative di vita: più a lungo si prevede che i pensionati vivranno, più basso sarà l’assegno mensile per equilibrare le finanze dello Stato.

I cittadini che matureranno il diritto alla pensione nel 2025 saranno i più colpiti dalla riduzione dell’assegno. Per chi è già in pensione, invece, non ci saranno riduzioni, anzi, è previsto un lieve aumento dell’1,6% a causa dell’inflazione per coloro che percepiscono un importo inferiore a quattro volte il trattamento minimo.

Con l’arrivo del nuovo adeguamento, molti esperti consigliano ai cittadini che soddisfano già i requisiti per la pensione nel 2024 di non rimandare il pensionamento al 2025. In questo modo, eviteranno di essere coinvolti dal taglio degli importi dovuto alla revisione dei coefficienti di trasformazione.

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