Panico in spiaggia: un grosso serpente striscia tra i lettini a Ladispoli

Momenti di panico sul litorale romano: una gigantesca biscia si aggirava tra lettini ed ombrelloni. Paura tra i bagnanti

Prima il serpente all’interno dell’ospedale San Camillo, ora addirittura in spiaggia, in uno stabilimento e tra le persone che prendevano tranquillamente il sole. L’estate romana è caratterizzata dall’invasione di animali. L’ultimo caso, che ha provocato panico e terrore in spiaggia, si è riscontrato sul litorale romano, a Ladispoli.

Panico a Ladispoli, una grossa biscia ha iniziato a strisciare tra gli ombrelloni in spiaggia. Roma.Cityrumors.it

Mentre centinaia di persone cercavano di rilassarsi e prendere il sole in spiaggia, una biscia (di grandi dimensioni), ha iniziato a strisciare tra i lettini e gli ombrelloni, seminando panico e paura tra i presenti. Il rettile era una biscia d’acqua: la “Natrice dal Collare”. Si tratta di un serpente non velenoso, molto grande, raro e decisamente non innocuo.

Tutto è successo nello stabilimento Malibù Beach, tra i più frequentati di Ladispoli. I bagnanti, allertati dalla presenza del rettile che continuava ad aggirarsi tra i lettini, hanno subito chiesto aiuto al titolare della spiaggia, che a sua volta ha richiesto l’intervento dei volontari delle zoofilie di Ladispoli. L’animale è stato catturato dopo un inseguimento durato diversi minuti e poi rilasciato nel suo habitat naturale. Piero Ciancameria, volontario delle Ecozoofile, ha commentato: “Ladispoli è una città sul mare compresa fra due “fossi”, Vaccina e Sanguinara. All’interno di questi canali fluviali vivono tante specie come le bisce d’acqua. Le temperature calde e la ricerca del cibo le spingono fino al centro urbano. In questa stagione ne abbiamo catturate una decina”.

Cos’è la Natrice dal Collare

La natrice dal collare è un grosso rettile, non velenoso. Il suo cibo è composto prevalentemente da rane e rospi, raramente mangia pesci e topo. “Arrivano in cittàdichiara l’esperto zoofilo Andrea Lunerti – perché ci sono laghi ornamentali e la possibilità di cacciare senza esser minacciati da predatori quali mustelidi e rapaci. E’ uno dei serpenti maggior procuratori d’allarme – precisa l’etologo – poiché molto simile con la vipera “Francisciredi”: nella livrea e nella testa con la sua forma triangolare. La natrice è molto lunga e finisce in maniera graduale. Suscita il più delle volte terrore e senso di pericolo. Per queste motivazioni, spesso, finisce per essere uccisa”.

La natrice dal collare è uno degli esemplari più grandi di bisce. Roma.Cityrumors.it

Serpenti in luoghi di mare: i precedenti

Il serpente catturato all’interno dello stabilimento di Ladispoli è solo l’ultimo dei casi che si sono registrati negli ultimi giorni. Poco prima ad Anguillara era stata trovata un’altra natrice, che si aggirava nei pressi di un appartamento, vicino alla finestra. “Il rettile è stato catturato, messo all’interno di un secchio ed infine liberato nel bosco”, ha scritto un utente sui social, in una pagina di quartiere.  A maggio scorso un altro caso simile in un’abitazione di via Vallombrosa, a Roma: una donna, che passeggiava nel giardino di casa insieme ai due bambini di sei e un anno, ha trovato un grosso serpente. Ha dato l’allarme credendo si trattasse di un pitone, ma quando gli esperti zoologi sono intervenuti, hanno capito che si trattava di una grossa biscia. “Gli ofidi sono soliti frequentatori di corsi d’acqua e si spostano soprattutto quando c’è la pioggia, ma non è detto che debba esserci sempre uno specchio d’acqua: è sufficiente anche una fontana per cercare l’anfibio di cui si nutrono”, sottolinea al Messaggero Andrea Lunerti.

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