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Pacchetto sicurezza: cosa cambia per Roma?

Il Governo ha studiato una serie di leggi a tutela delle forze dell’ordine. Ecco le sostanziali novità per Roma Capitale. 

Il Governo ha studiato un nuovo pacchetto che tutela e supporta il lavoro delle forze dell’ordine. Un insieme di leggi che sono state commentate con soddisfazione dai diretti interessati. Tra le nuove norme l’inasprimento delle pene per chi commette violenza o cagiona lesioni agli agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Tra le novità, anche la “liberalizzazione”  della detenzione di armi: gli agenti di polizia potranno portare senza licenza un’arma privata al posto di quella d’ordinanza quando non sono in servizio.

Il nuovo pacchetto sicurezza agevolerà il lavoro delle forze di Polizia – Roma.Cityrumors.it

Una norma che i responsabili di Italia Celere avevano chiesto da tempo. Già nel 2017, Andrea Cecchini, portavoce del il principale sindacato delle Forze di Polizia, aveva presentato la bozza di DDL Ordine e Sicurezza Pubblica che poi fu depositata presso la Camera dei Deputati nel luglio 2018. All’indomani degli attentati terroristici in Francia al Bataclan, e dopo la richiesta agli agenti di girare liberi dal servizio armati, dell’allora capo della Polizia Alessandro Pansa, il sindacato chiese di agevolarne l’utilizzo. “Il Regio Decreto era molto limitante, dal momento che la fetta numericamente più importante delle Forze dell’Ordine è rappresentata proprio dagli Agenti di P.S. e non dagli Ufficiali. Sembrava anacronistico assicurare a pochi operatori il porto di arma diversa da quella di servizio ed impedire, soprattutto in estate, la medesima cosa alla stragrande maggioranza delle Forze dell’Ordine”, dichiara Andrea Cecchini, portavoce di Italia Celere.

Pacchetto Forze di Polizia: cosa cambia per Roma

“Oggi siamo soddisfattissimi, abbiamo ottenuto una grande vittoria che agevola oggi e per il futuro le Forze dell’Ordine rendendole sempre più utili e presenti nel territorio“, prosegue. Le novità riguardano anche la città di Roma. “La proposta di DDL inoltre mira all’introduzione delle indennità di Roma Capitale (come molti Capitali Europee) e delle Aree Metropolitane italiane; del resto, la mole di lavoro e lo stress che si scatenano nelle metropoli non sono paragonabili con qualsiasi altra cittadina italiana…eppure le indennità hanno lo stesso valore, incredibile! Con le innovazioni di 8 articoli penso si possa fare tanto sia al Comparto sia alla popolazione che oggi chiede incessantemente sicurezza, ovunque si sente di abusi, violenze, omicidi.. come si può dare al popolo la giusta sicurezza se ai poliziotti non è riconosciuto il giusto per poter lavorare degnamente?”.

“Auspichiamocontinua il portavoce di Italia Celere –  che l’opera del Governo sulle innovazioni e sulle riforme in campo di Sicurezza continui, alla politica spetta decidere e prima ancora ascoltare chi del proprio lavoro è competente. Ne vale del bene di tutto il popolo e di centinaia di migliaia di operatori in Divisa che ogni giorno, sempre più depotenziati e senza tutele, si impegnano perché non vengano mai meno i valori democratici di cui noi siamo l’ultimo baluardo”.

Il nuovo pacchetto leggi è stato salutato con soddisfazione dai responsabili delle forze dell’ordine  (Ansa Foto) roma.cityrumors.it

Lazio e Roma pagheranno i poliziotti negli stadi

La norma prevede anche la partecipazione delle società calcistiche, F.I.G.C. e C.O.N.I. al pagamento delle indennità delle Forze di Polizia impiegate presso gli stadi tutte le domeniche, e non solo. “Nel 2017conclude Andrea Cecchini ai nostri microfoni –  stimammo che la spesa pubblica solo per le indennità dei poliziotti si aggirava intorno ai 62 milioni di euro a stagione calcistica, senza considerare le spese vive come il consumo dei carburanti e l’usura dei mezzi. Negli ultimi anni, poi, le squadre calcistiche italiane hanno aumentato la loro presenza nelle competizioni europee facendo lievitare, così, la spesa pubblica. Oltretutto, la nostra proposta è stata ben studiata prevedendo che quell’importo fosse attinto non dai conti delle società ma dai diritti televisivi per un importo non superiore nel totale che non si avvicini nemmeno al 10%. Come pensare di non approvare una norma del genere soprattutto in considerazione del fatto che oggi la Giustizia Sportiva reputa oggettivamente responsabili le società sportive per le intemperanze dei tifosi? In un momento storico in cui è tornata in auge la violenza degli ultras”!