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Menù di Natale: come cambiano a seconda delle zone d’Italia

Se c’è una cosa che mette d’accordo tutti gli italiani, è la passione per il cibo.

La cucina italiana è conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la genuinità, che arriva da una tradizione millenaria. Ogni italiano ha una storia da raccontare riferita a un piatto che gli ricorda l’infanzia e nel caso del Sud… la nonna.

La tradizione negli anni si è associata alla cucina gourmet, creando piatti non solo buoni, ma anche belli e ricercati. Nemmeno a Natale gli italiani si smentiscono e ogni anno molte persone cominciano a sbirciare su internet e tra i libri di ricette della nonna, pietanze per stupire gli ospiti.

Emmanuele Cuomo – roma.cityrumors.it

Il menù delle feste cambia a seconda che ci troviamo al Nord, al Sud e al Centro Italia, ma secondo al social chef Emmanuele Cuomo, originario di Castellammare di Stabia, “cambia anche di casa in casa”. Ed è vero, soprattutto a Napoli.

Insieme a Manufood, così si chiama sui social, abbiamo scritto il menù di Natale a seconda della zona d’Italia in cui ci troviamo.

In esclusiva a Notizie.com, Emmanuele Cuomo ha spiegato che “l’ingrediente di base è sicuramente il pesce, ma di solito lo si mangia solo nelle zone italiane più vicine al mare. Nelle regioni montuose si punta a brodi, minestre e stracotti”. 

Il tipico menù di Natale in Campania

Tra gli antipasti in Campania non mancherà mai il polpo all’insalata, il soutè di vongole, qualche fetta di pane burro e alici o con salmone affumicato, frittelle di baccalà e cavolfiore e polipetti affogati”. 

E i primi piatti? Su quelli, spiega Emmanuele Cuomo, “non c’è una vera e propria regola ma sono tutti a base di pesce. I soliti sono scialatielli con frutti di mare, paccheri al ragù di rana pescatrice e altri simili”. 

Struffoli Natale – roma.cityrumors.it

Per quanto riguarda i secondi piatti invece, non possono mancare “frittura di gamberi e calamari, il baccalà fritto (è d’obbligo!) capitone e anguilla”. E se ancora non avete l’acquolina in bocca, il contorno preferito dei campani è “l’insalata di rinforzo”, che “ne fa da regina”. Altri preferiscono anche la minestra maritata “che però di solito si mangia il giorno del 25 anche se non è d’obbligo”. 

Infine, i dolci: i campani preferiscono “i classici struffoli e le dico che oltre alla piccola pasticceria, a Napoli è amata soprattutto la pasticceria siciliana”. 

E le rivisitazioni dei piatti della tradizione napoletana? “Non farei nessuna modifica, anche se con gli anni di generazione in generazione qualcosa viene sempre modificato rispetto al piatto originale. Io però li lascerei così: proprio come li cucinavano le nostre nonne!”.

Il menù di Natale al Nord

Un piatto tipico natalizio del Nord Italia sono gli agnolotti al brodo”, spiega Emmanuele. “Io gli farei un ripieno con salsiccia e friarielli!”. 

Il Natale a Roma

Cannelloni di Natale – roma.cityrumors.it

I piatti tipici di Natale a Roma sono la stracciatella, la minestra in brodo di carne, fettuccine all’uovo, timballo, cannelloni, tortellini in brodo. I secondi preferiti sono, l’arrosto di maiale e il carciofo alla romana.

I dolci preferiti sono il panpepato e il pangiallo, speziati, decorati con frutta secca, uvetta e cioccolato, e miele.

A Roma, prima del primo piatto, mangiano il brodo di arzilla, che è una zuppa di broccoli. Dopodiché passano al primo piatto di pesce. Di solito per secondo scelgono la frittura di pesce. Il menù dei romani si avvicina a quello campano”, spiega il social chef.