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L’influenza mette ko gli ospedali romani: i dati preoccupano

Dopo la prima ondata di influenza, le strutture ospedaliere capitoline sono andate in difficoltà: e il picco, previsto per dicembre e gennaio, spaventa tutti

E’ bastata la prima ondata di influenza, per mettere al tappeto gli ospedali ed i pronto soccorsi romani. Sin dalle prime ore di lunedì 20 novembre, la situazione era quasi allo sbando. Oltre mille i pazienti che risultavano essere in attesa di un ricovero o di un trasferimento, su un totale di 2018 in trattamento, alle nove di ieri mattina. Numeri alla mano, quasi la metà delle persone presenti nelle astanterie in attesa di un posto letto: il 47,5%. Nel corso del pomeriggio poi, la situazione è leggermente migliorata.

L’influenza sta portando problemi agli ospedali della capitale. I numeri preoccupano. Roma.Cityrumors.it

Un trend che preoccupa la sanità romana, alla luce del picco dell’influenza che dovrebbe registrarsi tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Gli ospedali romani saranno messi alla prova, con la speranza di riuscire a superare un esame che si annuncia molto duro. L’esempio di ieri, ripreso sulle pagine del quotidiano Il Tempo, è eloquente. Numerose le strutture ospedaliere che hanno fatto registrare situazioni di disagio e numeri allarmanti.

Gli ospedali romani subito in tilt: i dati di ieri

Come ad esempio l’Ospedale Gemelli che ieri (secondo i dati diffusi dal quotidiano romano) ha contato 91 pazienti in attesa del trasferimento in reparto su 136 presenti nel Pronto Soccorso. Numeri non troppo diversi al San Camillo (72 su 93), aò Sant’Andrea (66 su 100), al Policlinico Casilino (47 su 90) e all’Ospedale Umberto I (46 su 134). La prima ondata di influenza ha già messo ko gli ospedali italiani. Nel nostro Paese, secondo il bollettino Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), si è registrato un “livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale (3,99 casi per mille assistiti)”.

L’influenza ha messo ko gli ospedali romani – Roma.Cityrumors.it

Il Lazio è la seconda regione per numero di casi, preceduto solo dalla Lombardia: ma l’incidenza settimanale risulta essere in forte aumento: 4,81 casi per mille abitanti. L’Istituto Superiore di Sanità, ha lanciato l’allarme: “L’incidenza osservata in alcune Regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati”. Nel Lazio la fascia più colpita risulta essere quella fino a 4 anni di età, con un’incidenza del 10,13. Nella settimana dal 6 al 12 novembre, l’incidenza totale di influenza e virus cugini è pari a 6,38 casi per mille, ovvero circa 375.000 italiani, per un totale di 1.264.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Un andamento, dicono gli esperti, paragonabile a quello della scorsa stagione.

Il problema della fuga dei medici dai Pronto Soccorsi

L’aumento delle persone che entrano nei Pronto Soccorso è direttamente proporzionale al numero di medici che, stanno dando vita ad una vera e propria fuga. “Un trand di abbandono”, ha commentato  Beniamino Susi, vice presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza (Simeu). Una situazione che molti ospedali stanno tentando di affrontare ricorrendo al noleggio di medici esterni. Nel 28% dei Pronto Soccorsi italiani infatti, sono presenti delle Cooperative, che forniscono in media circa 60 turni ogni mese (con gli ospedali del settentrione che la fanno da padroni con oltre il 47%, seguiti dal 19% del Centro e il 10% del Sud).

La situazione nel Lazio: la metà delle Asl ha deliberato appalti

Nel Lazio 5 Asl su 10 (la metà) ha deliberato degli appalti nell’ultimo anno e che proseguiranno per tutto il 2024: si tratta di una spesa che supera gli otto milioni di euro: si tratta dell’Asl Roma 3, l’Asl Roma 5 (che comprende Tivoli, Guidonia e i comuni della parte Est della Regione), Latina, Viterbo e Frosinone. L’Asl Roma 6 ha invece designato i componenti della commissione esaminatrice del concorso per 152 medici che porterà, oltre ai 35 camici bianchi nei 4 Ps dell’azienda dei Castelli, anche altri 10 nei Ps dell’Asl Roma 1, 12 della Roma 3,15 della Roma 4, 29 della Roma 5, 4 al policlinico Tor Vergata, 5 al Sant’Andrea, 10 all’Ares 118, 10 all’Asl Viterbo, 10 a Latina e 12 a Frosinone.