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Fermata la coppia “incubo dei ristoratori italiani”: fuggivano al momento di pagare il conto

Consumavano pranzi e cene a base di carni e pesce pregiati. Ma al momento di pagare il conto, scappavano. Fermati moglie e marito, incubo dei ristoratori laziali

Ricordate una delle scene più divertenti ed iconiche del film “I Laureati”, con Leonardo Pieraccioni, Massimo Ceccherini e Gianmarco Tognazzi, quando gli attori, per evitare di pagare un conto salatissimo al ristorante, ingegnano una fuga molto particolare? L’iconica scena televisiva, deve aver stuzzicato l’ingegno di una coppia, che nel basso Lazio ha dato vita ad una serie di cene e pranzi nei migliori ristoranti. Senza mai pagare il conto.

Fermata la coppia incubo die ristoratori romani – Roma.Cityrumors.it

Nel film, i protagonisti chiedevano al ristoratore di far partire una corsa a quattro: chi perdeva, avrebbe pagato il conto. Naturalmente, i quattro protagonisti terminavano la loro corsa andando il più lontano possibile dal ristorante ed evitando di saldare il pranzo. “Pure il via gli ho dato…”, commentò il responsabile del ristorante nel film. I proprietari di diversi locali del basso Lazio, hanno invece denunciato la coppia di “scrocconi”, facendo partire un’indagine che si è conclusa con il riconoscimento e il fermo dei due.

Si tratta di un uomo di 44 anni e della moglie 42enne. I due erano soliti andare a mangiare nei migliori ristoranti del Lazio: pranzi e cene a base di carne, pesce e delle migliori pietanze, accompagnate dai vini più raffinati. Poi, dopo aver chiesto il conto, ogni volta ingegnavano delle scuse per allontanarsi dal locale. E non tornarci più. A Minturno (sulla via Appia), l’uomo (dopo aver consumato una cena a base di carne) ha detto ai ristoratori che sarebbe andato a fumare una sigaretta, prima di saldare il conto. Seguito dalla compagna, ha preso la via della fuga, allontanandosi dal ristorante ed evitando di pagare il salato conto (di poco inferiore ai 200 euro).

La fuga nel ristorante di Formia

Alla fine di settembre, i due avevano realizzato un colpo simile a Formia. Stavolta il pranzo era stato a base di pesce. Anche in questo caso il conto era stato piuttosto alto: circa 90 euro a testa. La donna, poco prima di uscire dal locale, finse un malore e il marito la prese in braccio per adagiarla in macchina. Una volta entrata in auto, la coppia ha acceso la macchina ed è partita sgommando, lasciando il locale il più velocemente possibile. Questi gli ultimi due colpi realizzati, ma gli inquirenti non escludono che la coppia ne abbia fatti molti altri. Magari non denunciati dai ristoratori. “I responsabili- spiega l’Arma al Corriere della Sera – come nel caso della copia identificata e deferita in stato di libertà dai carabinieri di Minturno, possono essere perseguiti per il delitto di insolvenza fraudolenta in base all’articolo 641 del Codice penale”.

Per i loro pranzi e le loro cene sceglievano i migliori ristoranti del Lazio – Roma.Cityrumors.it

Cosa può fare un ristoratore? Ecco cosa dice la legge

Ma cosa può fare un ristoratore, se si trova in una situazione simile? “Non potendo né trattenere fisicamente il cliente, né obbligarlo ad esibire un documento d’identità, il titolare del locale non può far altro che chiedere l’intervento delle forze dell’ordine sul posto e sporgere querela”, continuano i militari. Nel caso in cui il cliente che scappa, torna sui suoi passi e paga il conto, la situazione cambia. “Sul piano giuridicospiegano i carabinieri –  se il cliente, dopo aver consumato il pasto ordinato, si allontana ma successivamente estingue il conto, la colpevolezza si considera estinta senza conseguenze”.