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Esenzione TARI Comune di Roma: ancora pochi giorni per presentare domanda

Si avvicina la data di scadenza per presentare la domanda per l’esenzione dalla TARI nel Comune di Roma. Ecco quando scade.

La TARI è la tassa comunale che copre i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. Si tratta di una tassa locale, dovuta da tutti i contribuenti che hanno locali o aree che producono rifiuti urbani. Questo si applica anche agli immobili non utilizzati, e la tassa da pagare cambia ogni anno in base alla decisione del Comune. Quest’anno non è da meno, e tutti i contribuenti devono versare la prima rata entro il 30 aprile.

Hai pochi giorni per consegnare l’esenzione dalla TARI nel Comune di Roma – Roma.Cityrumors.it

Questo non vuol dire, però, che non ci sono esenzioni. Sono infatti esenti dalla tassa della TARI la “prima casa” (o l’abitazione principale) e altri edifici speciali. Per chi vuole richiedere l’esenzione sulla prima casa, oltre a usarla come abitazione principale, deve anche essere l’intestatario della TARI riferita all’abitazione, deve avere un ISEE non oltre i 6.500 euro e non deve avere debiti da saldare sulla TARI risalenti al 31 dicembre dell’anno precedente.

Esenzione TARI nel Comune di Roma: la scadenza

Dal 2024, la domanda di esenzione per la TARI va inoltrata attraverso i servizi online di Roma capitale o intermediari giuridici come i centri di assistenza fiscale. È possibile accedere all’opzione attraverso la sezione Servizi Tributari del sito del Comune di Roma. Da notare che, una volta richiesta, l’esenzione si applica automaticamente anche agli anni successivi, a meno che non vengano meno i requisiti richiesti.

Ecco il giorno della scadenza per presentare l’esenzione dalla TARI a Roma – Roma.Cityrumors.it

C’è, però, una data di scadenza. Bisogna presentare la domanda per l’esenzione entro il 28 febbraio 2024, oltre il quale non sarà più possibile ricevere l’esenzione per il 2024. Come già detto, se avete già richiesto l’esenzione nel 2021, 2022 o 2023 e i requisiti sono ancora validi non è necessario inviare di nuovo la domanda. Bisogna, però, avere un’attestazione ISEE in corso di validità.

L’attestazione in questione va inviata direttamente all’INPS, non a Roma Capitale o ad AMA S.P.A. Questi saranno capaci di consultare l’ISEE attraverso la banca dati INPS. Da notare che in caso di verifica risultante in un ISEE non valido non solo si perderà l’agevolazione, ma verrà anche chiesta la TARI dovuta. Assicuratevi quindi di avere l’ISEE bene in regola prima di inviare la domanda, se ancora dovete farlo. Se l’avete già inviata l’anno scorso e l’ISEE rispecchia ancora i requisiti non dovete fare altro.