Si infittisce il giallo sulla morte del cane di dodici anni, caduto da un terrazzo e precipitato al suolo dopo un volo di sei metri: la Polizia abbandona una pista
La domanda continua a frullare nella testa degli inquirenti e del proprietario di Ricky, il cocker trovato morto venerdì scorso, nel giardino di un appartamento nel cuore della capitale. “Come è morto il cagnolone di dodici anni, precipitato dal terrazzo della sua casa e deceduto poche ore dopo?”. Una vicenda che nasconde ancora tanti punti oscuri e sulla quale gli inquirenti stanno cercando riscontri.
Ricky è crollato al suolo ed è morto a distanza di poche ore, rendendo vani i tentativi di rianimazione da parte del veterinario. Sulle cause del decesso restano ancora tanti interrogativi. Le prime ricostruzioni lasciano ancora dei dubbi irrisolti e gli agenti del Commissariato Monteverde sembrano ancora lontani dalla risoluzione del giallo.
Ricky aveva dodici anni e viveva insieme ai suoi proprietari in un appartamento di via Sprovieri, nel quartiere Monteverde. Il suo corpo è stato ritrovato nel giardino condominiale. Venerdì scorso il suo padrone era uscito di casa per recarsi al lavoro e, come accadeva ogni giorno, lo aveva lasciato sul terrazzo. Poco più tardi in casa è scattato l’allarme di una portafinestra. L’uomo ha controllato le telecamere interne, ma non ha visto nulla. Verso le 10 è rientrato comunque all’interno dell’abitazione, per controllare che tutto fosse in ordine, ma non ha trovato nessun segno di effrazione. Guardando sul terrazzo, si è accorto che mancava il cagnolone.
A dargli la ferale notizia, è stato un vicino, che lo ha chiamato, avvisandolo che Ricky era stramazzato a terra nel giardino. L’animale è stato protagonista id un volo di sei piani, prima di cadere a terra. Il cocker è stato subito trasportato dal veterinario ma per lui non c’è stato nulla da fare. A distanza di pochi minuti, il proprietario del cocker si è presentato in Questura per sporgere denuncia. Come è morto Ricky? La prima possibilità, ovvero che il cagnolone sia saltato giù da solo, è stata quasi immediatamente scartata. L’animale infatti non è precipitato in corrispondenza del terrazzo su cui si trovava da solo, ma nel giardino di un appartamento di un’altra scala.
La seconda ipotesi è che dei ladri si sarebbero introdotti in casa e, dopo aver tentato di portare via Ricky (non riuscendo però a trasportarlo), lo hanno gettato di sotto. Una ricostruzione assolutamente verosimile, che però al momento non trova riscontri certi. Sono in corso le indagini dei poliziotti del commissariato Monteverde che stanno verificando la presenza di eventuali telecamere utili a capire quanto accaduto.
Al fianco del proprietario di Ricky, si schierano anche le associazioni animaliste. “Una volta che si aprirà il processo, l’Enpa avanzerà la sua richiesta di costituirsi parte civile”, ha dichiarato Carla Rocchi, presidente dell’Ente nazionale per la protezione degli animali, riferendosi al caso del cane Ricky. “Auspichiamo – aggiunge Rocchi – il massimo della pena per i responsabili di questo gesto criminale. Verrebbe quasi da dire: peccato che l’era contemporanea e i progressi della giustizia ci abbiano sottratto la legge del taglione perché chi si macchia di tale orrore meriterebbe pari trattamento”.