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Come anticipare la pensione con il ricalcolo contributivo, sono in molti a non saperlo e non inviano la domanda

Conoscere tutte le opzioni disponibili per il calcolo della propria pensione è fondamentale per non perdere preziose opportunità.

Negli ultimi anni, la società italiana ha conosciuto significativi cambiamenti nel mondo del lavoro e della previdenza sociale. Questa incertezza ha spinto molti lavoratori a occuparsi con più attenzione della pianificazione della propria pensione. Sempre più persone, soprattutto adulti e giovani, hanno cominciato quindi a interessarsi alle varie opportunità che il governo offre per migliorare la propria posizione contributiva e sperare di poter passare la vecchiaia in santa pace.

I lavoratori italiani dovrebbero essere bene informati su tutte le opzioni a loro disposizione per quanto riguarda il calcolo della pensione – roma.cityrumors.it

Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare del concetto di ricalcolo contributivo, una misura che può offrire significative opportunità per anticipare l’accesso alla pensione. Sebbene sia una possibilità vantaggiosa per molti lavoratori, sorprende notare come una grande parte di loro non sia a conoscenza di questa opzione.

Ricalcolo contributivo, un’opzione di cui è bene essere a conoscenza

Il ricalcolo contributivo è un meccanismo che consente ai lavoratori di rivedere il calcolo della loro pensione, basandosi sui contributi versati durante la vita lavorativa. Questa opzione non è adatta a tutti, ma mira a offrire un trattamento più equo a coloro che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua o hanno subito variazioni nel loro reddito.

Il ricalcolo contributivo è un’opportunità preziosa per molti lavoratori che mirano a ottimizzare il loro piano pensionistico, ma non per tutti – roma.cityrumors.it

Per capire questo concetto è importante conoscere le basi del sistema in questione. Le pensioni dei lavoratori italiani possono essere calcolate in tre modi:

  • Metodo retributivo (per chi possiede almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995);
  • Metodo contributivo (per chi non possiede contributi alla data del 31 dicembre 1995);
  • Metodo misto (per chi possiede meno di 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995).

Il calcolo retributivo è normalmente più vantaggioso, in quanto si basa sugli ultimi stipendi o sugli ultimi redditi del lavoratore, oltre che sull’anzianità contributiva riferita a determinati periodi. Il calcolo contributivo, invece, è relativamente meno vantaggioso, perché si fonda sui contributi accreditati nell’intero arco della vita lavorativa e sull’età pensionabile.

La riforma delle pensioni Dini, quella che nel 1995 ha cambiato il sistema pensionistico per sempre, offre la possibilità a chi ha meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995 di ricalcolare tutta la pensione col sistema contributivo. Sebbene questo, come appena detto, possa essere meno vantaggioso del calcolo retributivo, può risultare conveniente per chi subisce un brusco calo della retribuzione a fine carriera, o per chi vuole avvalersi del riscatto agevolato della laurea per anticipare la pensione.

Chi fosse interessato ad approfondire la questione può rivolgersi agli sportelli dell’INPS della propria zona, ai Consulenti Previdenziali, ai Sindacati o Associazioni di Categoria o agli Avvocati Specializzati in Diritto del Lavoro.