Il prezzo dei carburanti continua ad aumentare e associazioni e sindacati chiedono al governo un intervento sulle accise.
Il Codacons ha annunciato una denuncia al Ministero dell’Economia e delle Finanze, con “diffida a congelare gli introiti delle accise, 2,2 miliardi, che rappresentano un’appropriazione indebita e una speculazione da agiotaggio nei confronti dei consumatori”.
“Il Codacons ci ha abituato a una serie di denunce, penso a quelle alle oltre cento Procure. Rispetto le decisioni di altre associazioni, ma per noi la questione è più seria”. Così, in un’intervista a Notizie.com, il segretario nazionale di Fegica-Cisl Alessandro Zavalloni. “Attraversiamo un momento di emergenza ed è sotto gli occhi di tutti, perché siamo arrivati a un livello dei prezzi dei carburanti uguale a quando il governo Draghi intervenne tagliando le accise, sia pur temporaneamente”.
Segretario Zavalloni, in sostanza ritenete necessario un intervento sul taglio delle accise?
“Abbiamo due ordini di problemi. Il primo è strutturale e riguarda una riforma dell’intero settore. Ma siccome stiamo vivendo un momento di emergenza, non possiamo aspettare e si deve agire subito. Il governo deve decidere se mettere o no mano alle accise. Ed è libero di non farlo, dal momento che può allocare le risorse dove crede, ma deve spiegare ai cittadini che i prezzi saranno alti. Senza un intervento adesso sulle accise è difficile immaginare altre soluzioni. Il cartello del prezzo medio non ha portato ad alcun beneficio”;
Il ministro Urso ha dichiarato che il prezzo dei carburanti non è fuori controllo. È così?
“Dipende da che punto di vista parliamo. Il prezzo dei carburanti è fuori dal controllo del nostro Paese perché dipende dal mercato internazionale che si muove indipendentemente da qualsiasi cosa. Se fosse stato possibile controllarlo con un cartello, lo avremmo fatto già vent’anni fa. Quindi il prezzo non è fuori controllo per dati interni al nostro Paese. Ma in ogni caso abbiamo raggiunto livelli preoccupanti, anche perché non c’è solo il salasso per gli automobilisti, specie durante le ferie. Il costo dei carburanti infatti, influisce sull’inflazione direttamente e indirettamente, ad esempio attraverso le merci che viaggiano su gomma”.