Calo di iscrizioni a scuola, Manzi (Pd): “Perdita di futuro per l’Italia”

“La denatalità è un effetto della mancanza di interventi sufficientemente efficaci, anche se non siamo all’anno zero”.

Non ci sono stati abbastanza aiuti a favore della genitorialità e dei giovani che decidono di formare una famiglia”. In un’intervista a Notizie.com, Irene Manzi, capogruppo Pd in Commissione cultura alla Camera, affronta il tema del calo delle iscrizioni alla scuola primaria quest’anno.

Calo di iscrizioni a scuola, Manzi (Pd): "Perdita di futuro per l'Italia"
Calo di iscrizioni a scuola, Manzi (Pd): “Perdita di futuro per l’Italia” (Facebook) roma.cityrumors.it

Il secondo fattore che determina il fenomeno, oltre alla denatalità, è la dispersione scolastica. “È un dato allarmante perché si tratta di una perdita diretta di futuro nel nostro Paese”, aggiunge. “Quello che più preoccupa è che anche le ultime misure adottate dal governo non produrranno effetti positivi rispetto all’abbandono della scuola. Vanno messi in campo progetti didattici mirati e di ampio respiro, adottando misure strutturali e tenendo in considerazione i contesti sociali più difficili, dove il fenomeno è più diffuso. Sono necessari anche sostegni all’istruzione per dare maggiori opportunità ai ragazzi”. 

“Non servono le pene. Agire sul piano sociale”

Vanno evitati interventi dettati solo dall’emotività come nel caso del dl Caivano. Nel Nord e nel Sud Italia ci sono tante periferie che risentono di problemi legati alla dispersione. Non si tratta solo di aumentare le sanzioni o minacciare i genitori di andare in carcere, ma di agire sul piano sociale creando un’alleanza educativa come i Patti di comunità. Lo Stato deve coinvolgere scuole, enti locali, associazioni, parrocchie, terzo settore e luoghi di aggregazione di giovani. Non serve mostrare solo il volto minaccioso e sanzionatorio, si deve intervenire anche nei confronti delle famiglie, per creare consapevolezza e dar loro sostegno”.

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