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Atac premia chi si assenta dal lavoro? Esplode la polemica: il comunicato

I numeri degli assenteisti sono in aumento. La municipalizzata del traffico ha pubblicato un comunicato, nel quale spiega il piano industriale

La piaga dell’assenteismo attanaglia da sempre il servizio pubblico e gli enti amministrativi. Anche Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Roma, deve fare i conti con dei numeri significativi. Nel corso dell’ultimo anno, è aumentato il numero delle persone che si sono assentate dal posto di lavoro. La percentuale di autisti assenti nel 2023, è arrivata infatti al 13,1%.

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L’obiettivo della municipalizzata è di arrivare, entro la fine del 2024 a ridurre questa quota ed arrivare al 10%. L’azienda ha voluto chiarire i propri obiettivi in un lungo comunicato, nel quale ha spiegato come muoversi nei confronti di chi non si presenta al lavoro. Su alcuni quotidiani oggi, veniva infatti lasciato intendere che erano previsti premi di produzione, anche per chi veniva pescato a non lavorare.

Atac premia gli assenteisti? Il comunicato

Atac ha voluto spiegare i propri obiettivi presenti e futuri. Con fermezza ha risposto a chi ipotizzava premi per i lavoratori che non si presentavano al lavoro. ‘In relazione a notizie di stampa, Atac smentisce recisamente che sia intenzione dell’azienda premiare in alcun modo chi si assenta dal lavoro. Al contrario, Atac adotterà strategie di contenimento del fenomeno che consentiranno di ridurre significativamente gli attuali tassi di assenza e insieme consentiranno di attuare gli obiettivi di piano per gli aumenti della produttività”, ha spiegato la municipalizzata dei trasporti pubblici.

”Nel merito, l’articolo presenta in maniera strumentale alcune informazioni che vengono riassunte in un titolo capzioso che è il contrario della realtà. Un pezzo di retribuzione del secondo livello contrattuale, infatti, sarà legata alla presenza in servizio “alla guida”. Quindi alla retribuzione prevista dal contratto nazionale si aggiungerà un livello retributivo aziendale, comunque previsto dalla contrattazione vigente, legato alla produttività. Ma per poter concorrere alla retribuzione aziendale il personale operativo di condotta (essenzialmente autisti) deve garantire adeguati livelli di presenza alla guida”.

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Atac, la decisione sui premi ai lavoratori

L’obiettivo di Atac è invece di cercare di premiare il merito. Secondo il recente piano industriale, saranno previsti infatti incentivi per chi rimane a lavoro e premi per autisti e macchinisti che riusciranno a raggiungere determinati obiettivi, precedentemente concordati. ”E’ così in tutte le Aziende di trasporto nelle quali la redditività dipende di norma dai volumi di produzione effettuati. Ciò implica che gli “assenteisti”, come recita l’articolo, non verranno premiati, ma, al contrario, non avranno accesso a una quota di retribuzione che invece verrà riconosciuta a chi garantirà i livelli di presenza in servizio attesi. Si tratta di un normale meccanismo per tenere conto delle diverse realtà locali di svolgimento del servizio, dalle dimensioni della rete alla variabilità (sempre meno presente a Roma) tra offerta di servizio nelle ore di morbida e di punta ed anche di calendario, per gli eventi nazionali e delle frequentazioni turistiche. Tutte circostanze delle quali un contratto nazionale di categoria ovviamente non può tenere in conto. L’azienda sta lavorando nel miglioramento dei livelli complessivi di produttività, non solo operativa e senza alcuna ambiguità”