Come ci si deve comportare in un condominio, con un animale domestico? Quali regole esistono e quali sono le sanzioni a cui andiamo incontro nel caso in cui non vengano rispettate?
Come ci si comporta in un condominio quando in alcune abitazioni ci sono degli animali? Quali sono le regole da rispettare? I diritti e i doveri per i condomini e gli amici a quattro zampe? Nella nostra vita ci è spesso capitato di imbatterci in situazioni delicate all’interno dei nostri palazzi: vicini che protestavano per l’eccessivo abbaiare dei cani, per i rumori o per altre problematiche. Esistono delle leggi che regolamentano questi casi?
Tutti sono chiamati a rispettare le regole: i proprietari degli animali domestici, i loro vicini e tutti i condomini. La legge vigente è pronta a garantire il diritto al mantenimento degli animali all’interno dei condomini: a patto che non esistano divieti specifici nel regolamento condominiale contrattuale. E’ però necessario che i proprietari dei nostri amici a quattro zampe rispettino tutte le norme di igiene e sicurezza.
“Ogni condominio – spiega Leonardo Caruso, Presidente di ANACI Milano e Vice Presidente ANACI Nazionale – Associazione Nazionale degli Amministratori Condominiali e Immobiliari – “ ha ovviamente le proprie regole, ma la legge italiana garantisce a tutti la possibilità di tenere animali domestici, i problemi spesso insorgono sugli spazi comuni e sulle regole da rispettare. È importante che gli animali siano condotti nelle aree comuni con riguardo verso gli altri condomini. Gli ascensori e le scale devono essere utilizzati con attenzione per evitare incidenti o fastidi”.
Le regole per mantenere gli animali in condominio
Quali sono le regole di base per una buona convivialità all’interno del condominio? I tre requisiti base sono: pulizia e igiene, i rumori molesti e la sicurezza. Nel primo caso i proprietari devono assicurarsi che gli spazi comuni non siano sporcati dai loro animali, attraverso piccole, ma essenziali accortezze. Nel caso dei rumori. i proprietari di animali devono gestire la loro vita quotidiana cercando di non arrecare disturbo con rumori eccessivi, soprattutto durante le ore di riposo. Fondamentale poi il discorso legato alla sicurezza: gli animali (soprattutto se tendono ad essere aggressivi) devono necessariamente essere tenuti sotto controllo e, nei casi di cani di grande taglia o di indole violenta, devono essere portati al guinzaglio e, se necessario, con la museruola.
Un altro aspetto fondamentale “è la comunicazione all’amministratore del condominio della presenza di animali domestici nelle unità abitative. – prosegue Caruso – Questo aiuta a mantenere un registro aggiornato per la gestione di eventuali emergenze. In caso di controversie legate alla gestione degli animali, l’amministratore del condominio si impegna a facilitare il dialogo tra le parti coinvolte, promuovendo soluzioni amichevoli e nel rispetto delle normative”. La presenza di animali domestici in condominio può comportare anche una serie di responsabilità aggiuntive per i proprietari, come la pulizia degli spazi comuni, il controllo del rumore e l’educazione comportamentale dei propri animali. Una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità da parte di tutti i condomini può contribuire a creare un clima di convivenza più sereno e armonioso.
Alcuni comportamenti devono obbligatoriamente essere evitati: ad esempio i proprietari devono necessariamente evitare di lasciare il proprio animale domestico troppo tempo solo in casa: quando si verificano situazioni di questo tempo, spesso si presentano rumori molesti: “Anche in questo caso, oltre al buon senso del singolo condomino, vige sicuramente la tolleranza e laddove possibile una mediazione dell’amministratore che può evitare di arrivare a litigi”.
In alcuni condomini è capitato di imbattersi in situazioni al limite: alcuni proprietari di casa hanno infatti vietato di affittare il locale a persone che avevano degli animali. In questi casi, “si tratta di spazi di proprietà privata, in cui è possibile scegliere chi accettare o meno – prosegue Caruso – e in cui le regole sono dettate da chi possiede l’appartamento. In ogni caso, ci sono altrettanti posti in cui gli animali sono ben accetti, quindi ciò che si può fare è continuare a cercare il posto perfetto, sia per sé, sia per il proprio amico peloso”.
Normative poco chiare
Tra i regolamenti dei condomini, ci sono spesso normative contraddittorie e ancora poco chiare, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli animali domestici. Questo può creare confusione e malintesi tra i condomini, portando a potenziali conflitti. È quindi importante che tutti i residenti conoscano approfonditamente i propri diritti, doveri e i limiti imposti dal regolamento condominiale in merito alla convivenza con gli animali. Una corretta gestione degli animali domestici in condominio richiede collaborazione e rispetto reciproco tra tutti i condomini. È necessario trovare un giusto equilibrio tra il benessere degli animali e il diritto al riposo e alla tranquillità degli altri residenti. Ciò può essere ottenuto attraverso il dialogo, il compromesso e il rispetto delle regole condivise. “Siamo certi che, seguendo queste semplici linee guida, – conclude Leonardo Caruso, Presidente di ANACI Milano – si possa garantire una convivenza pacifica e gradevole per tutti i residenti”. In conclusione, la gestione degli animali domestici in condominio richiede uno sforzo comune da parte di tutti i residenti, al fine di trovare un punto di equilibrio tra le esigenze di ognuno e il rispetto delle norme condominiali. Solo attraverso la collaborazione e la comprensione reciproca sarà possibile garantire una convivenza pacifica e rispettosa all’interno del condominio.