Quando Andrea Purgatori è morto, non erano presenti “metastasi al cervello”.
Emerge “concordamente” dagli esami istologici completati oggi, mercoledì 27 settembre, nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma sulla morte del giornalista.
Sempre oggi c’è stato un incontro tra i consulenti dei pubblici ministeri e quelli delle parti per fare il punto sulle indagini. Nel procedimento, aperto dopo la denuncia dei familiari, sono indagati due medici per omicidio colposo.
La Procura di Roma sta valutando la richiesta di incidente probatorio. Il risultato emerso dalle analisi effettuate in queste settimane all’Istituto di Medicina Legale del Policlinico di Tor Vergata, non esclude del tutto che le presunte metastasi possano essere scomparse dopo le chemioterapie.
“In relazione ai risultati preliminari della consulenza tecnica, circolati oggi, la famiglia Purgatori prende atto dell’assenza di metastasi cerebrali a carico di Andrea Purgatori e, come fin dall’inizio di questa vicenda, continua a confidare nell’operato della magistratura, con l’unico intento di far accertare la verità degli eventi e le eventuali responsabilità”. Così si legge in una nota degli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni, che assistono i familiari di Andrea Purgatori, morto a Roma a luglio.