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Alex Schwazer, chi è il primo concorrente ufficiale del Grande Fratello: età, moglie, figli, lavoro, doping e cosa fa oggi

Alex Schwazer è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione del “Grande Fratello”. Ecco perché la sua presenza nella Casa potrebbe risultare interessante.

La voce circolava già da qualche tempo, ma ora è arrivata finalmente l’ufficialità: Alex Schwazer è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione del “Grande Fratello”, al via dall’11 settembre, ancora con Alfonso Signorini a fare da padrone di casa.

Alex Schwazer, primo concorrente ufficiale del nuovo “Grande Fratello” – Foto | Roma-cityrumors.it

Il reality torna alle origini e mescolerà una serie di concorrenti famosi ai cosiddetti “Nip”, ovvero gente non conosciuta al pubblico, come potrebbe approfittare di questa occasione per farsi conoscere dal pubblico. Al fianco del giornalista ci sarà una sola opinionista, Cesara Buonamici, alla sua prima esperienza di questo tipo.

Chi è Alex Schwazer: è lui il primo concorrente del “Grande Fratello”

Lo sportivo, come ha riferito nel video di presentazione, ha accettato a una condizione: vuole allenarsi nella Casa perché sogna di partecipare alle Olimpiadi di Parigi 2024 e mettersi alle spalle la brutta vicenda di doping in cui era stato coinvolto, che lo aveva portato a subire una lunga squalifica. La produzione ha acconsentito.

Alex Schwazer non vuole che la sua carriera sia finita – Foto | Rai – Roma-cityrumors

Il nome di Alex Schwazer potrebbe dire poco ai non appassionati di sport, ma certamente la sua presenza nella Casa del “Grande Fratello” potrà essere utile a farlo conoscere meglio anche a chi conosce poco la sua storia. Alex è nato il 26 dicembre 1984, a Vipiteno, in provincia di Bolzano, manifestando una grande passione per lo sport sin da bambino.

A 15 anni ha deciso di specializzarsi nel mezzofondo, scelta che si è rivelata vincente e che gli ha permessp di togliersi soddisfazioni importanti. Tra i suoi successi più celebri ci sono la medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di Helsinky (2005), il nuovo primato italiano e bronzo ai Mondiali di Osaka (2005), l’oro ai Mondiali di Pechino (2008), il primato nazionale nella 20km e oro agli Europei (2010) e l’oro alle Olimpiadi di Londra (2012).

Il 2012 è però l’anno che segna la sua svolta anche in negativo. È a quel periodo che risale la sua doppia squalifica per doping e che gli impedisce di continuare a gareggiare. Lui, però, non si è mai arreso, desideroso di dimostrare la sua innocenza ed è stato al centro di una serie di lunghissime battaglie legali, culminate nel 2021, quando il Tribunale di Bolzano archivia il caso per “non aver commesso il fatto” .

Nel periodo in cui lui era stato costretto a smettere di correre al su fianco c’era la pattinatrice Carolina Kostner, che era rimasta delusa da quanto accaduto alle sue spalle. Nonostante questo, lei aveva accettato di prendere parte al docu-film a lui dedicato realizzato per Netflix. Ancora adesso lui non può che stupirsi di quanto fatto da lei all’epoca: la campionessa era arrivata a mentire all’ispettore antidoping, rimediando a sua volta una pesante squalifica.

Un’occasione per farsi conoscere meglio

Nonostante il grande amore, oggi la vita di Alex Schwazer è radicalmente cambiata. Carolina Kostner rappresenta il suo passato, il marciatore è infatti sposato dal 2019 con Kathrin Freund, da cui ha avuto due figli, Ida e Noah.

Il loro amore è nato quasi per caso, questo non può che farlo sorridere: “La conosco da una vita – ha raccontato al ‘Corriere della Sera’ –. Ho sempre pensato che fosse la ragazza più bella di Vipiteno. Mia moglie è stata importantissia. La vicenda del doping è stata davvero pesante, ma sapevo che a casa c’era la mia famiglia, che era ancora più importante”.

Nel periodo che trascorrerà nella Casa, Alex parlerà certamente di quanto gli è accaduto, un po’ come aveva fatto tempo fa da Manuel Bortuzzo, reduce da una vicenda certamente diversa. Il suo obiettivo sembra essere quello di ampliare la platea di chi lo sostiene, magari provando a ottenere la riduzione della squalifica per otto anni che gli è stata inflitta e che lui ha sempre ritenuto eccessiva. Avere collaborato con la giustizia sportiva potrebbe, a suo dire, aiutarlo, almeno questo è il suo auspicio.