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Affitto e comodato: la novità fiscale che non fa piacere alle famiglie

Ci sono importanti novità in merito all’affitto e al comodato: cosa prevede il nuovo decreto legislativo recentemente approvato.

Quella che andiamo a affrontare è una novità fiscale di non poco conto, in primis perché riguarda due attività molto in voga in Italia, ovvero l’affitto o il comodato d’uso relativo ad abitazioni e immobili ad uso privato, in secondo luogo perché rappresenta un “aggiornamento” che potrebbe non far piacere a molte famiglie.

Nuovo Decreto con variazioni importanti in merito ai contratti di affitto e di comodato – Roma.Cityrumors.it

Prima di addentrarci alla scoperta delle nuove regole però, occorre sottolineare che esse fanno seguito all’approvazione, da parte del Consiglio del Ministri, di un Decreto Legislativo ad hoc avvenuta lo scorso 9 aprile 2024. Con essa viene introdotta una modifica importante in merito a una procedura da seguire: scopriamo dunque che cosa cambia con il nuovo provvedimento adottato.

Novità fiscale per affitto e comodato: cosa cambia con il nuovo Decreto

Intanto specifichiamo che il provvedimento in questione è di fatto quello che comporta l’attuazione della legge numero 111 del 9 agosto 2023, ovvero la legge delega sulla riforma fiscale, e che il Decreto in questione è quello di riforma delle imposte dirette, esclusa l’Iva. Le disposizioni introdotte prevedono una razionalizzazione dell’imposta di registro, nonché di quella relativa alle successioni e alle donazioni, oltre che dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, senza considerare l’Iva.

Viene introdotto l’utilizzo del modello F24 per pagare l’imposta di registro da 16 euro – Roma.Cityrumors.it

Ricordiamo che è un obbligo effettuare la registrazione del contratto di locazione – questo con la sola eccezione dei contratti la cui durata complessiva sia inferiore ai 30 giorni – che deve essere effettuata entro 30 giorni dalla stipula o dalla decorrenza del contratto stesso, presso l’Agenzia delle Entrate, assolvendo anche l’imposta di bollo dal costo di 16 euro per ogni quattro facciate (o 100 righe) del contratto.

Lo stesso vale per il contratto di comodato, in caso di registrazione: è previsto il pagamento dell’imposta di registro da 200 euro e dell’imposta di bollo da 16 euro. Ma cosa viene a cambiare dunque? La novità più importante è certamente legata al contrassegno telematico da 16 euro che, in precedenza, si acquistava nelle ricevitorie autorizzate.

Questo andava poi apposto sul contratto da registrare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Con il nuovo Decreto le cose cambiano in quanto si utilizzerà il Modello F24 per pagare l’imposta di bollo relativa alla registrazione del contratto di affitto e di comodato. Questo per lo meno per tutti gli atti soggetti a registrazione a termine fisso.

Daniele Orlandi

Giornalista pubblicista dal 2012, ho collaborato con giornali cartacei e online, come social media manager e al coordinamento di redazione. Appassionato di musica, ambiente, architettura e arredamento.