Dalla strada dedicata alla Sora Lella a quella per Rita Levi Montalcini: attrici, politiche, scienziate e storiche: ecco tutte le donne alle quali il Campidoglio ha dedicato delle strade
Dalla politica impegnata in prima persona durante la guerra, ad una delle madri costituenti; dall’attrice di spicco che impersonifica al cento per cento la cultura della capitale, alla scienziata, dalle professioniste che sono riuscite a spiccare nel mondo del lavoro alle imprenditrici in grado di emergere in un mondo generalmente gestito dagli uomini, fino ai nomi di spicco della cultura e del mondo dello spettacolo. Roma ha dedicato centinaia di strade alle donne che hanno fatto la storia. Girando per la città è facile imbattersi nelle vie che portano il nome di alcune tra le più rappresentative eroine dei nostri giorni. Eccellenze romane conosciute ed apprezzate in tutto il mondo, che rappresentano un motivo di vanto per la città.
In zona Nomentana, tra viale Kant e Viale Marx, sorge Viale Sora Lella, dedicata a Elena Fabrizi, la celebre attrice romana protagonista di numerose pellicole che hanno fatto divertire ed innamorare gli italiani. Con lei altre donne dello spettacolo e del cinema sono state insignite dal Campidoglio con il loro nome impresso in una delle vie della città: come Anna Magnani, alla quale venne dedicata una strada in zona Parioli nel 1974 in deroga alla disposizione normativa che impone un’attesa di dieci anni dalla morte. A Gabriella Ferri, storica cantante romana, è stata invece dedicata una via a due passi dal lago di Castel Gandolfo. Come evidenziato dal sito internet del Comune. “tra le personalità femminili che danno nome alle strade di Roma la maggior parte appartiene al settore dello spettacolo, della letteratura, e numerose sono anche le figure mitologiche e religiose, con sante, madonne e benefattrici”.
Tra le vie dedicate alle figure femminili, non mancano figure, forse meno note, ma apripista per l’ingresso delle donne in alcune categorie professionali. E’ il caso di Emma Strada, la prima donna in Italia a laurearsi in ingegneria il 5 settembre del 1908. La commissione di laurea fu indecisa all’epoca sul titolo da attribuirle, “ingegnere” o “ingegneressa”. La strada a lei dedicata si trova nella zona a sud della capitale, nel quartiere Ostiense. A Villa Celimontana ci si può imbattere in Via Rosina Ferrario, dedicata alla prima aviatrice italiana e l’ottava nel mondo. Nel 1913 ottenne il brevetto per poter pilotare gli aerei.
In ambito scientifico sono numerose le vie che la toponomastica romana ha dedicato a donne di esperienza e cultura. Come Rita Levi Montalcini (vicino ai Monti Tiburtini), Marie Curie, Nora Federici, Mary Montagu e Maria Goeppert Mayer. Sparse in diverse zone della città troviamo anche le imprenditrici della moda, da via Luisa Spagnoli ad Ottavia, a via Zoe Fontana a Settecamini, al giardino Fernanda Gattinoni a Gianicolense, fino a viale Marisa Bellisario, prima grande donna manager italiana, in zona via Prenestina – Tor Bella Monaca. A Villa Pamphili c’è anche via Plautilla Bricci, dedicata ad un architetta e pittrice: la prima donna del seicento ad affermarsi nel mondo dell’architettura e autrice della storica villa del Vascello in via di San Pancrazio. La sua non è un’intitolazione isolata in quell’area, perché in larga parte i viali di Villa Pamphilj portano nomi femminili, come Maria Callas, Vittoria Nenni, che lottò con la Resistenza e morì ad Auschwitz, o Largo Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, e ancora le sorelle Brontë, Miriam Mafai, Oriana Fallaci e Simone Signoret.
Spazio anche alle donne che si sono distinte nel mondo della politica: su tutte Nilde Iotti, prima presidente donna della Camera dei Deputati. La strada a lei dedicata si trova a Villa Celimontana. Nella zona Monte Mario – Monte Ciocci, esiste un intero percorso dedicato alle madri costituenti: Maria Maddalena Rossi, Elettra Pollastrini, Rita Montagnana, Angelina Merlin, Laura Bianchini, Teresa Noce, Bianca Bianchi. Ricordiamo che le donne in Italia ottennero il diritto di voto solo nel 1946 e che 21 donne entrarono a far parte dell’Assemblea Costituente e diedero un contributo attivo nell’elaborazione della Carta costituzionale. Il largo intitolato a tutte le “Donne della Costituente 1946” si trova all’interno di parco Nemorense. Mentre le denominazioni del percorso ciclopedonale di Ponte Milvio sono dedicate ad alcune partigiane: Laura Garroni, Egle Gualdi, Adele Maria Jemolo, Laura Lombardo Radice, Marisa Musu, Adele Bei e Mariateresa Regard. Insomma: nella capitale esistono numerose vie dedicate alle donne che hanno fatto la storia. Basta girare e trovarle.