Conosciuta soprattutto grazie al ruolo di Maria in Un medico in famiglia, Margot Sikabonyi racconta via social il suo primo provino.
La grande popolarità è arrivata nella vita di Margot Sikabonyi quando era appena adolescente: dal 1998 al 2014 ha infatti fatto parte del cast della seguitissima serie tv Un medico in famiglia, con Lino Banfi, Giulio Scarpati, Claudia Pandolfi, Lunetta Savino e tanti altri volti importanti del cinema italiano.
Sul set della fiction tramessa per tanti anni da Rai 1, l’attrice di origini canadesi ed ungheresi interpretava Maria, figlia di Lele Martini e sorella di Ciccio e Annuccia. Prima di questo ruolo, però, la Sikabonyi aveva già lavorato ad altri progetti quando era ancora più giovane, tra cui il film Ardena (1997) e le serie tv I ragazzi del muretto 3 (1996) e Caro maestro 2 (1997).
Nata a Roma il 16 dicembre 1982 col nome di Laura Marguerite Sikabonyi, consegue il diploma presso l’American Overseas School della Capitale. Va quindi a vivere a Parigi dove frequenta la scuola di recitazione Cours Simon. Intanto, alla Sorbona, studia archeologia e storia dell’arte greca mentre allo I.A.L.S. (Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo) studia danza classica, moderna, funky jazz e hip hop, oltre al canto.
Ciò che molti non sanno, infatti, è che la prima passione di Margot, o almeno quella che credeva più forte, è stata la danza. Ed oggi lei stessa, guardandosi indietro, non può non ricordare le incredibili sensazioni provate durante il primo provino della sua vita che la portarono poi a scegliere la professione di attrice anziché quella di ballerina.
Margot Sikabonyi, “Era destino?”: l’attrice racconta il suo primo provino
Seguita da quasi 200mila follower su Instagram, la bionda 40enne ha pubblicato recentemente un post che contiene una sua foto da ragazzina. Era l’epoca del suo primo casting, al quale si ritrovò per caso, ad appena 11 anni. Sotto l’immagine, Margot racconta di essersi sentita dentro una “bolla” al suono del primo ciak.
Una bolla nella quale si è subito trovata a suo agio nonostante dovesse interpretare una bambina molto diversa da come era lei. “Le mie orecchie si riaccesero al mondo allo stop e, li davanti a me, trovai facce stupite e incantate da quella bimba che sembrava a casa davanti ad una telecamera”, ricorda.
In quel momento aveva capito che il segno di scena in cui si trovava era il suo posto nel mondo, sebbene avesse creduto fino a un attimo prima di voler ballare: “Era destino?”, si chiede oggi alla luce del fatto che recitare non era tra i suoi obiettivi. Rivela infatti che quel giorno si trovava lì perché aveva accompagnato un’altra persona, ma fu scelta. “Funziona così la vita? Ti viene a cercare lei? Se fosse così allora forse l’unica cosa da fare è stare presenti ed aperti alla vita che succede”, conclude l’attrice offrendo uno spunto di riflessione davvero interessante.