Gli amanti della rock band inglese, presenti nella capitale per la mostra fotografica Queen Unseen, raccontano le loro emozioni: “Mi sentivo a casa loro, mentre erano ad un concerto”
E’ arrivata a Roma per gli appassionati della rock band Queen, la mostra fotografica di Peter Hince, il roadie dei Queen e di Elton Jhon . La mostra sarà disponibile dal 7 dicembre al 4 febbraio 2024 presso il WeGil in zona Trastevere.
Ma guardiamo la mostra con gli occhi degli appassionati, con gli occhi di chi veramente i Queen li conosce, e ci è cresciuto.
Incontro in un frenetico pomeriggio pre natalizio una bella donna bionda, con la figlia di otto anni che è appena uscita dalla sala. Mi presento, gli chiedo se posso fargli qualche domanda sulla mostra e lei mi sorride. In pochi secondi, attraverso le sue parole, è possibile entrare nel mondo di una delle rock band più amate dalla porta principale. “E’ stato come entrare in casa dei Queen mentre loro erano fuori per un concerto” mi dice emozionata. “Praticamente è stata tutta per noi, in sala suonavano i loro brani da Now i’m here a The show must go on passando per Bohemian Rapsody e We will rock you”.
Su uno sfondo bianco e viola era possibile trovare da un lato i cimeli della band dall’altro le foto di Peter Hince.
“Mi hanno colpito tante cose, dalla locandina originale del Live Aid, ai biglietti del concerto di Wembley del 86; dal polsino bianco e rosso di Freddie Mercury ad un piccolo pacchetto di fiammiferi degli anni 70 autografato da Freddie per un fan”. Tra i pezzi più ambiti della mostra spiccano l’asta del microfono usata nell’ultimo concerto, una chitarra autografata da Brian May e un piatto della batteria autografato da Roger Taylor. Dai cataloghi delle aste di Sotheby,’s sottratte direttamente da casa di Freddie, al portacenere “rubato” dalla camera d’albergo di Mercury a Sanremo dove si esibirono nel 1984.
I cimeli e le fotografie più rappresentative
Le fotografie ritraggono il gruppo in vari momenti della loro carriera: dai gloriosi stadi pieni di fan, ai momenti più intimi della band. Mentre Taylor ascolta la musica con le cuffie, ai sorrisi spontanei di Deacon, fino a May che gioca a flipper nelle pause di registrazione. Ma l’attenzione più grande viene data a Mercury, ritratto in numerose foto a colori ed in bianco e nero. Iconica l’immagine che lo ritrae scalzo e coperto solo di corona e mantello regale, con uno strascico da fare invidia ad un abito da sposa.
“Uno splendido viaggio nel tempo”
E’ presente anche una sala video, dove è possibile vedere, comodamente seduti, alcuni filmati inediti della band: il dietro le quinte dei loro videoclip più famosi e alcuni viaggi, come quello in Giappone ed in Sud America. Anche se mi viene confessato che quei video lei li conosce benissimo.. tutti gelosamente conservati nelle vhs dell’epoca anni 90.
“E’ stato uno splendido viaggio del tempo – mi dice – non sempre Roma viene interessata da queste iniziative e quando questo accade non me le faccio sicuramente sfuggire. Questa mostra mi ha avvicinato maggiormente ai miei idoli musicali di sempre e condividerlo con mia figlia è stato ancora più bello; non so se lei guarderà mai Freddie con la mia stessa intensità, ma gli auguro di trovare qualcuno un giorno che gli faccia provare le mie stesse emozioni”.
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