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Cultura e Spettacolo Roma

Cristina D’Avena interrompe il concerto a Guidonia: “Adesso basta, decido io”

Migliaia di persone hanno assistito in Piazza Giuseppe Artigiano all’esibizione della cantante. Ad un certo punto ha interrotto i brani e si è rivolta al pubblico: “Adesso basta”

L’hanno aspettata in migliaia e non si sono fatti scoraggiare dal maltempo e dalle previsioni che ipotizzavano piogge incessanti. Il concerto di Cristina D’Avena, che chiudeva la festa di San Giuseppe Artigiano di Villanova di Guidonia, ha catalizzato l’attenzione di migliaia di appassionati: gli abitanti del comune romano e di quelli limitrofi, hanno preso d’assedio la Piazza centrale per assistere all’esibizione della cantante bolognese.

Cristina D’Avena, protagonista del concerto a Villanova di Guidonia – Roma.Cityrumors.it

Il concerto, in programma alle ore 22, è iniziato in perfetto orario. Ma la folla assediava il palco già da un paio d’ore. “Ho portato qui mia figlia, ma in realtà è tutta una scusa. Sono io che volevo essere presente. Cristina D’Avena rappresenta una parte importante della mia infanzia”, ha detto Mario, un papà di 40 anni che si trovava nelle prime file. “A casa dei miei genitori ho ancora numerosi dischi di Fivelandia, l’album che ogni anno usciva verso Natale e che raccoglieva tutte le sigle dei cartoni animati. Avrei voluto portarli per farli firmare”, ribadisce Daniela, 44 anni, presente con la figlia di 8. “A lei ho fatto conoscere alcuni brani. Sono curiosa di vedere la sua reazione oggi”. “Io ho lasciato mio marito a casa con le mie due figlie: hanno cinque e due anni – dice Ilariae non capirebbero quello che sto provando”.

Cristina D’Avena non ha tradito le attese. Si è presentata sul palco e ha scherzato con il pubblico: “Avevo fatto una preghiera a San Giuseppe, che è stata esaudita. Sapevo che non avrebbe piovuto”. Poi ha iniziato il suo show. Alla base del palco c’erano ragazzi che indossavano i vessilli dei personaggi dei cartoni animati: un trentenne con la maglia che raffigurava Doraimon (il famoso gatto spaziale), un bambino con la maglia della New Team (la squadra dove giocava Oliver Hatton, protagonista di Holly e Benji) al fianco del padre, vestito con la tenuta di Mark Lenders. La canzone dedicata al cartone animato sul calcio, è stata una delle prime ad essere suonata. Ed in tre versioni: la prima (“Due sportivi, due ragazzi, per il calcio sono pazzi…“), quella realizzata nell’ultimo decennio (“Che campioni Holly e Benji, campionissimi…”) e la sigla che accompagna il manga (Capitan Tsubasa).

Grande successo di pubblico per l’esibizione di Cristina D’Avena a Villanova di Guidonia – Roma.Cityrumors.it

Le richieste dei fans e la risposta di Cristina D’Avena: “Adesso basta”

Sin dall’inizio i fans (che si sono prestati alle foto di rito realizzate per i profili social) hanno iniziato a martellare Cristina D’Avena con numerose richieste: “Vogliamo Occhi di Gatto”, hanno urlato, “Facci sentire Memole…”, “Pokemon per favore…”. Ad un certo punto i cori sono stati talmente incessanti, che l’artista è stata costretta a fermarsi: “Adesso basta – ha urlato – c’è una scaletta. Scusate, ma decido io quali brani fare”, ha detto in modo scherzoso, ma chiaro. Verso la fine del concerto e quando gli spettatori si stavano rendendo conto che lo spettacolo stava per concludersi, le richieste sono aumentate, spingendo la cantante a creare una sorta di medley con alcuni brani che non erano in scaletta e che ha interpretato improvvisamente.

I due brani più amati dalla folla

Il concerto si è chiuso con due tra i brani più amati e richiesti dal pubblico: E’ quasi magia Johnny, (che racconta la storia di un piccolo mago che prova a districarsi tra le attenzioni di due spasimanti) e Occhi di Gatto, uno dei cartoni più famosi ed iconici, che vede protagoniste tre ragazze, che diventano ladre pronte a tutto pur di ritrovare i quadri realizzati dal defunto padre. Una delle tre protagoniste, è la fidanzata del poliziotto che da la caccia al terzetto: un particolare che rende ancora più elettrico il cartone animato. “Aspettavo questo brano – conclude Daniela – perchè è uno di quelli che mia figlia conosceva. Le ho fatto vedere il cartone animato e soprattutto, ha ascoltato più volte la sigla. Vederla cantare a squarciagola questa canzone è stata una soddisfazione doppia”, ha concluso.