Una rapina finita in violenza sessuale: aggredita una donna a Colle Oppio

Una donna di 45 anni è stata aggredita tra via Guicciardini e via Carlo Botta, a Colle Oppio.

Un uomo si è avvicinato rompendo una bottiglia di vetro e minacciandola di morte; l’uomo la prende per il collo e le ordina di darle dei soldi, ma poi ci ripensa.
La rapina si trasforma in un tentativo di stupro violento.

“Ho avuto paura anche di morire. Mi ha detto “Ti violento. E se urli ti ammazzo”. Ma all’inizio voleva soldi” racconterà la donna.

L’aggressione è avvenuta lo scorso 15 dicembre, poco prima del coprifuoco; nessuno in giro, in un luogo buio e con tutte le attività chiuse. “Ti violento e se chiedi aiuto faccio venire anche un amico. E sarà peggio” avrebbe detto l’uomo, un 29enne del Mali senza fissa dimora.

La violenza non si è consumata per un soffio, ma la donna viene palpeggiata e morsa ad un labbro nel tentativo di un bacio. La vittima si è recata subito dopo all’ospedale San Giovanni e successivamente in commissariato per raccontare quanto successo.

“Era un uomo alto, di corporatura magra, coi riccioli lunghi, di pelle nera – racconta – Ha rotto una bottiglia e mi ha afferrato per il collo. Con un colpo mi ha buttato a terra. Urlava: “Vai giù e dammi soldi. Ho pure un coltello. Adesso chiamo un amico e ti ammazza”. Terrorizzata, gli ho offerto i 40 euro che avevo in borsa. Prendi quelli, ho solo quelli, dicevo. Ma all’improvviso l’uomo, sempre tenendomi sotto di lui, ha incominciato a divincolarsi e a palpeggiarmi infilando le mani sotto i pantaloni. Sono stati minuti da incubo. Alla fine ha preso i soldi, il borsello, i documenti e chiamando qualcuno ha detto “È qua” e poi è scappato via”.

Gli agenti hanno visionato le telecamere di zona dopo aver raccolto la descrizione dell’aggressore e non hanno impiegato molto per identificarlo e raggiungerlo.
Arrestato e portato in carcere con le accuse di rapina e violenza sessuale aggravati, per aver approfittato di una donna sola. In una valigia dell’uomo gli agenti hanno trovato i documenti di un’altra vittima, un’altra donna derubata pochi giorni prima.

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