Momenti di tensione durante la marcia del corteo dei giovani di alcune associazioni, organizzato nel giorno degli Stati generali della Natività, in svolgimento all’Auditorium di via della Conciliazione
Gli Stati Generali della Natalità sono un evento che si tiene annualmente in Italia per affrontare la sfida della crisi demografica. Organizzati dalla Fondazione per la Natalità in collaborazione con l’ISTAT, questi incontri riuniscono istituzioni, imprese, media e il mondo della cultura per discutere e proporre soluzioni concrete riguardanti la natalità nel paese.
La scintilla c’era già stata ieri quando il ministro della Famiglia Eugenia Roccella era intervenuta alla prima giornata degli Stati Generali ed era stata pesantemente contestata da alcuni studenti presenti appena aveva preso la parola per rivolgersi al pubblico presente. Una serie di fischi e di urla non le hanno permesso di portate a termine il suo intervento, costringendola ad abbondare prima il palco e poi lo stesso auditorium, dove si stava tenendo il convegno.
E la tensione di ieri non si è placata neanche oggi quando tra l’altro era previsto l’intervento dello stesso Papa Francesco al convegno sulla crisi demografica in Italia e nel mondo a via della Conciliazione. L’appuntamento era per questa mattina alle 9.30 a Piazzale degli Eroi a Roma per i giovani e gli studenti che avevano deciso di sfilare in corteo, senza l’autorizzazione necessaria a farlo, per le strade della Capitale in segno di protesta contro la quarta edizione del forum. Alla manifestazione hanno aderito le realtà Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza, studenti delle scuole superiori e realtà transfemministe. Quando hanno provato a fare una deviazione dal percorso previsto per andare in direzione dell’Auditorium di via della Conciliazione hanno trovato l’opposizione della Polizia e lo scontro è stato praticamente inevitabile. Alcuni ragazzi sono stati costretti alle cure mediche.
Dopo che il corteo è stato bloccato in via Leone IV, la situazione è tornata lentamente alla normalità e la tensione è scesa. Nel frattempo al forum è intervenuto Papa Francesco che ha ribadito l’importanza di fermare il calo delle nascite. “Il numero delle nascite è il primo indicatore della speranza di un popolo. Senza bambini un paese perde il suo desiderio di futuro. Il vecchio continente si trasforma sempre più in un continente vecchio, stanco e rassegnato”, ha detto il Pontefice che ha poi aggiunto come in questo momento gli investimenti che danno più reddito sono la fabbrica di armi e gli anticoncezionali, uno distrugge la vita, l’altro impedisce la vita. “Dobbiamo frenare questa emorragia di vita”, ha concluso.