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Cronaca Roma

Roma, tutte le vittime di femminicidi nel 2023: i racconti shock

Da Martina Scialdone, uccisa all’uscita di un locale, a Rossella Nappini, freddata nell’appartamento della madre. Ecco le storie delle vittime di femminicidio a Roma

La morte di Giulia Cecchettin, uccisa dal suo ex fidanzato e scaravantata in un fosso, ha sconvolto l’opinione pubblica ed acceso un ulteriore riflettore sulla piaga delle violenze di genere. I numeri dei femminicidi in Italia sono in costante crescita e rappresentano una delle piaghe più grandi da combattere.

I femminicidi a Roma. Le storie delle vittime – Roma.Cityrumors.it

Dai dati diffusi dalla Polizia, emerge che dei 106 omicidi di donne nel 2023 (al 19 novembre) su 295 totali, 87 (su 130) sono stati commessi in  ambito familiare-affettivo e 55 da partner o ex partner (su 60), catalogati come femminicidi. Il marito o il convivente, è risultato nel 52% dei casi, l’assassino. Un ex o un soggetto con il quale la vittima aveva comunque avuto una relazione, è invece risultato il responsabile dell’omicidio nel 14% dei casi. Nella stragrande maggioranza dei casi, il killer aveva le chiavi dell’abitazione della vittima.

Numeri che non possono passare in secondo piano. Nella capitale sono stati 8 i femminicidi registrati nel corso del 2023. Otto storie diverse, ma che avevano dei punti in comune: le otto donne uccise avevano provato a ribellarsi al loro carnefice, chiudendo una storia che le stava logorando. In alcuni casi c’erano state delle richieste d’aiuto sottovalutate. Storie che si sono chiuse in modo tragico.

Martina Scialdone, la prima vittima del 2023

La prima vittima è stata Martina Scialdone, uccisa il 14 gennaio scorso a Roma dall’ex compagno Costantino Bonaiuti, funzionario Enav di 60 anni, con il quale aveva una relazione dal 2021. Martina, avvocato di 34 anni, è stata colpita da un colpo di pistola, sparato da distanza ravvicinata, dopo essere uscita da un ristorante al Tuscolano. E’ morta tra le braccia del fratello, che è accorso per provare a salvarla. Il 29 marzo Agnese Oliva, una donna di 94 anni, è stata uccisa a Roma con colpi di arma da fuoco sparati dal figlio Paolo Alessandri. Il 64enne poi si è tolto la vita. Il primo giugno l’omicidio della sovrintendente Pierpaola Romano, per mano del poliziotto e collega Massimiliano Carpineti. I due avevano una relazione, ma la donna, dopo aver scoperto di avere un cancro, aveva deciso di tornare con il marito, per affrontare insieme la sua battaglia. Carpineti, che non ha accettato la fine della loro relazione, l’ha uccisa, poi si è tolto la vita. La donna, freddata con un colpo di pistola, aveva in mano i fogli dell’Asl per iniziare la chemioterapia.

Martina Scialdone, uccisa nel quartiere Tuscolano a Gennaio, la prima vittima di femminicidio a Roma nel 2023- Roma.Cityrumors.it

Il dramma di Simona Lidulli: le lacrime per Michelle Causo

A distanza di pochi giorni, arriva l’omicidio di Simona Lidulli. La donna è stata uccisa dal marito Valerio Savino, che poi si è tolto la vita. Una storia drammatica e ancora poco chiara. I due, amanti del teatro, potrebbero aver inscenato una sorta di dramma, togliendosi la vita insieme. L’uomo aveva scoperto di essere malato (tumore al pancreas). I due stavano insieme da quando avevano 17 anni. Il 28 giugno è il turno di Michelle Causo, la quattordicenne uccisa a Roma nel quartiere Primavalle. Ad essere accusato del suo omicidio un diciassettenne, autore di diversi brani rap che aveva pubblicato sui social (in alcuni si sente anche una voce femminile che molti attribuiscono a Michelle). Il cadavere della giovane è stato gettato all’interno di un cassonetto della spazzatura.

Adil Harrati (a sinistra) il marocchino sospettato della morte di Rossella Nappini (a destra). L’uomo non aveva il permesso di soggiorno – Roma.Cityrumors.it

Rossella Nappini, uccisa dall’ex in casa della madre

Il 4 settembre, l’omicidio di Rossella Nappini, infermiera, uccisa dall’ex Adil Harrati, un 45enne di origine marocchina, che le aveva dato appuntamento all’interno dell’abitazione della madre novantenne. L’uomo non intendeva finire la loro relazione (si ipotizzano anche somme di denaro che la vittima richiedeva indietro) e dopo una lite, l’ha accoltellata nel pianerottolo della casa. Dal report stilato dal portale Non una di meno, che si batte contro le violenze di genere, risultano altri due femminicidi nella capitale: donne delle quali non si è riusciti a risalire alla loro identità, oltre all’assassinio di Yerelis Pena santana, una 34enne uccisa a coltellate nel suo appartamento a Cassino. Il suo assassino non è mai stato trovato.