Un altro operaio è morto sul lavoro. Stavolta in un cantiere del centro storico di Roma.
In pochi istanti ha perso la vita, travolto da una trivella. L’impatto è stato fortissimo e non gli ha lasciato scampo. Si chiamava Vincenzo Torella, aveva sessantasette anni. La tragedia si è consumata a pochi passi da via Veneto, poco dopo le 7, quando è scattato l’allarme.
Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che nulla hanno potuto se non constatarne il decesso, i carabinieri della compagnia Centro e gli ispettori del lavoro e dell’Asl. Vincenzo era originario di Villa Santo Stefano, in provincia di Frosinone. L’area, dopo la tragedia è stata transennata per effettuare i rilievi.
La Procura ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo e i pubblici ministeri hanno disposto l’autopsia.
Stando a una prima ricostruzione, pare che la trivella, portata a terra tramite una gru per effettuare i sondaggi sulle fondamenta dello stabile, abbia oscillato. Così Vincenzo Torella sarebbe rimasto schiacciato contro un muro esterno del palazzo che ospita la sede della Banca Popolare di Novara.
Le indagini chiariranno il motivo per cui si sia sbilanciato il braccio meccanico. Non è escluso un avvallamento nell’asfalto, che potrebbe essere stato provocato dal peso del mezzo. Al vaglio di investigatori e inquirenti ci sono i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona, che serviranno a ricostruire l’esatta dinamica della tagica vicenda.
Vincenzo Torella lascia la moglie e due figlie. Una di loro è un’insegnante che lavora a poche centinaia dal luogo dove il padre ha perso la vita.
“Attonito”, si è detto il sindaco di Villa Santo Stefano Giovanni Iorio. Questa è la 69esima morte bianca in Lazio del 2023. “Una singola vita che perdiamo sul lavoro è una sconfitta per tutti”, ha dichiarato la ministra del Lavoro Marina Calderone. “L’intensificazione degli sforzi a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro sono una priorità a cui lavoriamo incessantemente”.
Claudia Pratelli, assessora di Roma ha dichiarato che “su questo fronte tutte le istituzioni devono essere coinvolte e impegnate senza sosta per promuovere la formazione e i controlli”.
“La scia di sangue nei cantieri è lunga e inaccettabile, va fermata con ogni mezzo”, ha affermato Nicola Capobianco, segretario di Filca-Cisl. “Dall’inizio dell’anno si tratta della quarta vittima in edilizia a Roma e provincia, un dato davvero impressionante”.
“Una strage che non si ferma nonostante gli avanzamenti normativi e i protocolli perché a mancare sono gli investimenti per garantire la sicurezza e la salute”, dichiara il leader di Fillea Cgil di Roma e Lazio Benedetto Truppa. “Servono risorse per potenziare le attività ispettive, preventive e la formazione”.
Anche l’Ugl ha chiesto al governo di “intervenire per rafforzare la sicurezza sul posto di lavoro”.