Roma, fingeva di badare al figlio di un’amica, poi lo violentava: arrestato un uomo

La donna, ignara di tutto, lasciava il bimbo di dieci anni al suo migliore amico. L’uomo riprendeva le violenze e le pubblicava sul web: arrestato

Un’indagine lampo ha portato la Polizia a scovare ed arrestare un romano di 36 anni, accusato di violenza sessuale ai danni di un bambino di 10. Una vicenda squallida, che porta alla luce uno scenario deprimente. L’uomo è stato portato in carcere e nella sua abitazione sono stati trovati numerosi materiali pedo pornografici. Oltre ad una lunga serie di visite a siti dedicati al mercato sessuale dei minori.

Arrestato un pedofilo a Roma. Era amico della mamma del bambino – cityrumors.it

L’aspetto più inquietante della vicenda è legato alla storia nascosta dietro alla violenza sessuale. L’uomo infatti era uno dei migliori amici della mamma del piccolo, oggetto di violenze sessuali. La donna aveva chiesto all’uomo di badare al minore mentre era impegnata al lavoro, fidandosi di lui. La polizia è arrivata a scoprire la verità grazie ad una segnalazione partita dalla polizia australiana, che curava un’indagine sul dark web.

Seguendo i filmati caricati su un sito internet, si è arrivati al computer dell’uomo. E alla verità sconvolgente. Il presunto molestatore, un cittadino romano di 30 anni è stato arrestato per violenza sessuale aggravata ai danni di un minore di anni 10, nonché per produzione, cessione e detenzione di un’ingente quantitativo di file di materiale pedopornografico. La misura è stata disposta al termine di una perquisizione domiciliare e informatica eseguita dal Centro nazionale per il Contrasto della pedopornografia online (Cncpo) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma. L’operazione è stata coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma.

L’uomo era solito riprendere gli abusi con il suo smartphone. Le foto e i video delle violenze perpetrate ai danni del bimbo di soli dieci anni, venivano poi messi in rete, e fatti girare in una comunità pedofila online, molto attiva a livello internazionale nel dark web. La Polizia Postale, chiamata ad intervenire, non aveva nessuna pista da seguire, oltre ai file illeciti pubblicati sul web. L’uomo aveva infatti usato un nickname di pura fantasia. L’utilizzo del Darkweb garantisce ai propri utilizzatori l’anonimato, complicando notevolmente le indagini agli inquirenti. Tuttavia, incrociando i risultati delle ricerche con tecniche di Osint (Open source Intelligence), partendo dalle piccole tracce lasciate nel web e dagli elementi conosciuti (indirizzi hosting e reti), dall’analisi degli ambienti e dei luoghi è stato possibile risalire all’identità del presunto abusante e della giovanissima vittima.

La Polizia informatica ha iniziato a tenere d’occhio il profilo dell’uomo e dopo ore di incessante attività condotta con ritmi serratissimi sul duplice fronte della clear net e del dark web, ha dato vita ad una vera e propria corsa contro il tempo per scongiurare il pericolo di ulteriori violenze e trovare tutte le prove necessarie per incastrare il presunto colpevole. L’uomo approfittando delle occasioni in cui la sua amica, ignara di tutto, gli lasciava il figlio minore per andare al lavoro, avrebbe consumato e ripreso gli atti di violenza sessuale, che avrebbe poi condiviso con altri utenti del Dark Web.

Le indagini della Polizia postale hanno portato alla cattura del romano di 36 anni – Cityrumors.it

Chi è l’uomo arrestato

Gli inquirenti che hanno perquisito la sua abitazione hanno infatti trovato una quantità smisurata di materiale pedopornografico, ritraente prevalentemente abusi sessuali su minori inferiori agli anni 10. I dati raccolti durante la perquisizione informatica avrebbero confermato tutte le ipotesi investigative: il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre l’indagato è stato condotto in carcere. Nelle prossime ore verrà interrogato dalle autorità competenti. L’utente era ricercato a livello internazionale da altre forze di polizia specializzate, impegnate in attività sotto copertura online nel contrasto alla pornografia minorile all’interno delle comunità pedofile virtuali del dark web.

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