Il grave episodio è accaduto alcuni giorni fa sull’autobus dell’Atac della linea 20 quando la donna, a causa delle troppe persone a bordo, è caduta dal mezzo pubblico
Una donna di 68 anni è caduta dall’autobus troppo pieno. A causa della calca per le troppe persone a bordo, dopo essere riuscita a salire sul mezzo pubblico era rimasta schiacciata contro le porte che, alla fermata successiva, quando si sono aperte, l’hanno fatta precipitare in terra causandole una brutta frattura che l’ha costretta al ricovero in ospedale.
Nonostante i proclami del sindaco, con l’annuncio dell’acquisto di nuovi mezzi tecnologicamente avanzati, il via al progetto che coinvolge oltre 10.000 romani che possono sfruttare un’app per consultare i tempi di percorrenza del trasporto pubblico, ma anche noleggiare, prenotare e pagare un veicolo in sharing e avere a disposizione diverse soluzioni di mobilità che prevedono l’utilizzo del trasporto pubblico locale, Roma resta una città profondamente complicata e difficile per chi ha necessità di spostarsi con i mezzi pubblici.
Un problema di Roma
Roma si prepara ad accogliere milioni di pellegrini da tutto il mondo per l’imminente apertura del Giubileo 2025 previsto la notte del 24 dicembre prossimo con l’apertura da parte di Papa Francesco della Porta Santa. Nonostante i mille e oltre cantieri aperti in tutte le zone per rendere più fruibile e accogliente la città, restano diversi problemi atavici che i romani conoscono bene e con i quali hanno imparato a convivere. Uno di questi è quello dei mezzi pubblici, mai puntuali, con vetture a volte non perfettamente funzionanti a causa dei milioni di chilometri percorsi e soprattutto sempre stracolmi di viaggiatori che ne rendono davvero impossibile l’utilizzo. Una via Crucis che i romani conoscono bene, soprattutto quelli che sono costretti a servirsi dei mezzi Atac per i propri giornalieri spostamenti.
Poteva essere una disgrazia
Quello che è accaduto alcuni giorni fa ha davvero dell’incredibile, ma fotografa forse più di mille parole e decine di studi la situazione nella nostra città. Una signora di 68 anni ha raccontato, con un post sul profilo ufficiale X dell’azienda municipalizzata, la vicenda che l’ha vista coinvolta lo scorso 7 ottobre. In pratica dopo aver aspettato per circa venti minuti in zona Cinecittà l’autobus della linea 20, questo è arrivato alla fermata già pieno. Tutti quelli come lei che erano in attesa alla fermata hanno cercato, come accade sempre in queste situazione, di salire a bordo facendosi largo piano piano tra la calca già presente sul mezzo. Alla chiusura delle porte la donna è rimasta schiacciata proprio addosso alla porta d’entrata automatica del mezzo.
“Alla fermata successiva all’apertura delle porte sono stata spinta fuori ho perso l’equilibrio e sono caduta battendo violentemente la schiena”, continua la donna sul post indirizzato all’Atac. “L’autista del mezzo non si è nemmeno affacciato per capire se ero viva o morta. Ha chiuso le porte ed è ripartito. Sono stata soccorsa dai passeggeri alla fermata che hanno chiamato il 118″. La donna ha sentito un dolore lancinante tanto “da credere che sarebbe potuta anche morire, o comunque restare paralizzata”. Il successivo ricovero in ospedale ha fatto scoprire una brutta frattura della prima vertebra lombare con una diagnosi di 30 giorni immobile a letto. Ma la cosa che ha fatto davvero più male alla donna è che pubblicamente Atac non le ha risposto, le avrebbe soltanto fatto sapere che avrebbe potuto fare una segnalazione più dettagliata.
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