Ostia, villa confiscata occupata abusivamente: l’ok della giunta per ridarla ai cittadini

La giunta del X Municipio ha approvato di agire in sede civile contro l’occupante abusivo della villetta di via Braies, confiscato alla criminalità.

L’immobile era stato sequestrato all’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziale, che fu arrestato nel 2014 e condannato a quattro anni per corruzione.

Polizia e Carabinieri – Roma.Cityrumors.it

Con questa direttiva intendiamo mettere in campo uno strumento legale a disposizione di Roma Capitale per il pronto recupero della villetta confiscata di Via Braies all’ Infernetto, che questa estate abbiamo scoperto essere oggetto di occupazione abusiva da parte di un privato”. Così scrivono in una nota gli assessori del X Municipio ai Lavori Pubblici e Patrimonio Guglielmo Calcerano e alle Politiche sociali e Pari opportunità Denise Lancia.

Il Municipio era sul punto di avviare i lavori per adibire l’immobile a centro per il Dopo di noi, quando durante un sopralluogo tecnico si è verificata la presenza di un occupante all’ interno. Mentre sono in corso indagini a cura dell’autorità giudiziaria, riteniamo però di fondamentale importanza assumere opportune iniziative anche in sede civile, che potrebbero assicurare la reintegrazione del possesso anche in tempi più ravvicinati. Confidiamo che questa direttiva, con cui si vuole porre attenzione sulla vicenda all’ avvocature di Roma Capitale, acceleri le operazioni di recupero, anche perché il progetto del Dopo di noi che volevamo collocare nella villetta, oltre a rivestire una grande importanza sociale per molte famiglie con persone con disabilità, fa capo ad una linea di finanziamento del PNRR, che come noto prevede strette tempistiche di realizzazione”, conclude la nota.

L’immobile doveva essere usato nel progetto per i disabili Dopo di noi

La villa, come detto, era stata occupata abusivamente dopo essere stata confiscata alla criminalità. Doveva essere utilizzato dall’Associazione Asilo Savoia dopo essere stata riqualificata, per il progetto Dopo di Noi.

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