Nuova ondata di arresti per reati di rapina e aggressione

Ieri  gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Prati, al termine di una attenta attività di indagine, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti di un 30enne gravemente indiziato di rapina e lesioni aggravate. L’arrestato, l’1 marzo scorso, dopo aver minacciato un avventore seduto all’esterno di un bar, pretendeva che questi gli pagasse da bere oltre che consegnargli dei soldi. Al diniego dell’altro, il 30enne con violenza lo colpiva con un pugno facendolo cadere a terra. Non contento, continuava a sferrare calci sul volto e sul corpo della vittima, derubandolo di 40 euro per poi scappare. Il ferito riportava una prognosi di 30 giorni. Le successive indagini permettevano agli investigatori di risalire all’identità dell’aggressore, per il quale veniva richiesta l’emissione della custodia cautelare in carcere.

Gli agenti della Polizia di Stato del V Distretto Prenestino, invece, al termine di una complessa e articolata attività investigativa e all’esito di numerosi servizi antirapina dedicati, hanno proceduto, in due circostanze diverse, al Fermo di due cittadini stranieri: un 33enne magrebino e un 39enne tunisino, perché gravemente indiziati quali autori di numerose rapine in concorso tra di loro.

Dalla metà del mese di marzo erano state perpetrate numerose rapine in danno di passanti da parte di persone di sesso maschile, la cui etnia era presumibilmente riconducibile al medio oriente e al nord africa. Il modus operandi attuato era sempre lo stesso: gli autori delle rapine, approfittando di alcune circostanze di tempo e luogo, aggredivano alle spalle le proprie vittime e, con minaccia e violenza, si impossessavano di tutti i loro averi.  Il 18 marzo scorso, dopo l’ennesima rapina ai danni di una donna di origine straniera, grazie anche all’individuazione fotografica da parte della vittima, gli investigatori, riusciti a risalire all’identificazione del 33enne magrebino, in Italia senza fissa dimora, lo avevano sottoposto a Fermo accompagnandolo in carcere.  Il 6 aprile scorso, durante un servizio dedicato proprio al rintraccio del complice del 33enne, i poliziotti lo hanno rintracciato davanti ad un bar in via Palmiro Togliatti. Nel corso dell’identificazione il soggetto ha fornito false generalità, esibendo un  documento di identificazione, che, dopo un accurato controllo, è risultato essere stato contraffatto. Tutti gli elementi investigativi acquisiti, insieme ad una esatta ricostruzione delle dinamiche, anche grazie alle testimonianze delle varie vittime e attraverso l’individuazione fotografica, hanno consentito di attribuire all’uomo numerosi episodi criminosi. Gravemente indiziato di rapina in concorso, nonché di possesso e fabbricazione di documenti falsi, è stato sottoposto a Fermo e accompagnato in carcere.  Entrambi i fermi sono stati convalidati.
Polizia di Stato Questura di Roma

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