Da mesi minacciava ed insultava l’ex compagna: poi ha attaccato anche il nuovo fidanzato della donna: ecco la decisione del giudice
Nonostante nei suoi confronti fosse stato spiccato un provvedimento di divieto di avvicinamento nei confronti dell’ex compagna, un 39enne di Tivoli (cittadina laziale già salita agli onori della cronaca per l’incendio che ha distrutto gran parte dell’ospedale nei giorni scorsi) ha continuato ad avvicinarsi alla sua ex fidanzata, con atteggiamenti intimidatori, portando i giudici ad emettere una nuova sentenza, ancora più punitiva nei suoi confronti.
Nei mesi scorsi l’uomo si era reso protagonista di numerosi episodi di violenze e minacce, arrivando anche a compiere gesti estremi. A giugno la sua ex compagna si decise a denunciarlo. Un giudice gli impose di tenersi a una distanza “di almeno 300 metri dalla parte offesa ovunque si trovi, ristabilendo immediatamente tale distanza nel momento in cui dovesse trovarsi occasionalmente e improvvisamente ad incontrarla…”,nonché dalla casa familiare e dai luoghi abitualmente frequentati dalla ragazza, compreso il posto di lavoro, l’abitazione dei suoi familiari e quella dell’attuale compagno.
All’uomo, un 39enne domiciliato a San Polo dei Cavalieri, venne anche applicato il braccialetto elettronico, su richiesta della Procura di Tivoli. Ma la sentenza non servì ad allontanarlo. Negli ultimi mesi ha continuato ad avvicinarsi all’ex compagna, rendendosi protagonista di numerosi atti persecutori, con pesanti ingiurie e minacce. Pochi giorni fa si è presentato davanti alla casa del nuovo compagno della donna, con un machete in mano. All’interno dell’abitazione era presente anche il figlio, che ha assistito inerme alla scena.
Le forze dell’ordine sono intervenute nuovamente riconoscendo come “…apprezzabile in concreto il pericolo attuale di reiterazione di fatti della stessa specie di quelli per i quali si procede…attestato dal fatto che l’indagato, verosimilmente per la sua gelosia e per la mancata accettazione della nuova relazione dell’ex moglie, ha posto in essere diverse condotte aggressive, violente, moleste, minacciose e vessatorie, dirette anche nei confronti del nuovo compagno della parte offesa, commesse in parte alla presenza del figlio minore, che hanno sortito un effetto di mortificante umiliazione della parte offesa; siffatti elementi attestano che, in mancanza di un intervento dell’A.G., siffatte condotte potrebbero durare all’infinito, stante la pervicacia dell’indagato…”.
Inoltre, nonostante l’applicazione del braccialetto elettronico, nelle ultime settimane l’uomo si rendeva non rintracciabile ai controlli effettuati dagli Agenti a seguito dell’attivazione dell’allarme del dispositivo, oppure, se rintracciato, riferiva di non averlo con sé. In un’altra circostanza, si è persino presentato presso l’impianto sportivo frequentato dal figlio minore, mantenendosi a breve distanza dalla ex compagna.
Il sei dicembre scorso, gli Agenti del Commissariato Distaccato di Tivoli-Guidonia hanno eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del dispositivo elettronico di controllo (cd. braccialetto elettronico) nei confronti di D.A.Y, di anni 39, domiciliato a San Polo dei Cavalieri, per i reati di atti persecutori, violazione degli obblighi di assistenza familiare e lesioni ai danni della ex compagna. “Il G.I.P. del Tribunale di Tivoli, su richiesta della Procura della Repubblica, ha aggravato il divieto di avvicinamento, già in atto nei suoi confronti, resosi necessario a causa delle violazioni accertate dai poliziotti del Commissariato tiburtino grazie al braccialetto elettronico puntualmente applicato su richiesta della Procura di Tivoli”. Alla luce dei comportamenti dell’uomo, la Procura ha ritenuto “adeguata e proporzionata – motiva il Giudice per le Indagini Preliminari – la misura degli arresti domiciliari (richiesta dal P.M.), non potendosi ritenere idonea altra misura coercitiva…in considerazione dell’evidente incapacità di adeguamento alle prescrizioni cautelari già manifestata dall’imputato…”, misura così eseguita nella mattinata odierna dagli Agenti del Commissariato.