Secondo il giudice del Tribunale di Roma, Chiara Silvestri è senza dubbio responsabile della morte di Francesco Valdiserri.
La ventiquattrenne, accusata di omicidio stradale aggravato, è stata condannata a 5 anni di carcere perché il 19 ottobre 2022 ha travolto e ucciso il giovane mentre camminava su un marciapiede in via Cristoforo Colombo a Roma.
Nelle motivazioni della sentenza si legge che la responsabilità di Silvestri è “grave e strutturata in più profili”. E la sua condotta di guida avrebbe “determinato la morte di un ragazzo di 19 anni e messo a rischio la vita di almeno altre due persone oltre che la propria”.
Il giudice per le udienze preliminari sottolinea “da un lato il dato storico che vede l’imputata commettere il fatto, dopo essersi vista sospendere la patente per sei mesi per essersi rifiutata di sottoporsi agli esami tossicologici dopo un controllo stradale mentre era alla guida della sua auto, da neopatentata. Dall’altro il fatto che sia documentato in atti che l’imputata, a tutta la primavera 2023, era affetta da dipendenza da alcolici e abuso di cocaina”.
Il gup: “Silvestri era affetta da alcolismo cronico”
Le motivazioni vanno anche nei dettagli: “Al momento dell’incidente, lei, affetta da alcolismo cronico, e consumatrice abituale di sostanze cannabinoidi, era in stato di attuale elevata ebbrezza da assunzione di bevande alcoliche combinato con gli effetti della stanchezza del lavoro, guidava di fatto da neopatentata (con patente rinnovatale dopo essere stata sospesa e revocata ), a velocità assolutamente eccessiva in relazione allo stato dei luoghi ( strada con ripetute intersezioni e passaggi pedonali) e in relazione alle sue condizioni fisiche e comunque a velocità di molto superiore al limite di velocità ( 80 km/h rispetto ai 50 km/h del limite ). Teneva tale elevata velocità, nonostante poco prima avesse già rischiato di sbandare, come già avvenuto il giorno precedente, guidando un mezzo dagli pneumatici risultati non in perfette condizioni”.