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Cronaca Roma

Gli alberghi di Roma i più cari d’Italia. La testimonianza esclusiva: “Siamo costretti a farlo”

In esclusiva a Roma.cityrumors.it, la testimonianza di un’albergatrice del centro: “Tutto è aumentato, e così non riusciamo a tenere prezzi alla portata”

“Quest’anno tutto costa di più”. Alzi la mano chi, in questi giorni non si è imbattuto in rincari e clamorosi aumenti di prezzi. Molti negozianti, dopo due anni all’insegna della crisi economica derivata dalla pandemia, hanno attuato una politica di prezzi al rialzo, in numerose attività commerciali. Una scelta che ha però causato disagi nei turisti, costretti a fare fronte a spese inaspettate.

La testimonianza di un’albergatrice di Roma sul caro prezzo di alberghi e strutture ricettive – Cityreport.it

Tra le attività che hanno rialzato notevolmente i prezzi, ci sono quelle legate al turismo: dall’affitto degli ombrelloni, ai costi per un pranzo o una cena in un luogo di villeggiatura, per non parlare del costo di una stanza negli alberghi. Chi ha prenotato in una struttura italiana, ha potuto riscontrare (da nord a sud) un aumento considerevole dei prezzi rispetto agli anni scorsi. “Siamo stati costretti dopo le perdite subite durante il Covidconferma a Roma.cityrumors, Enrica, responsabile di un hotel del centro – e soprattutto dai rincari che anche noi siamo stati costretti a subire nelle forniture. Rispetto allo scorso anno per noi albergatori tutto è aumentato. E siamo stati costretti ad intervenire”.

Roma, secondo uno studio di Assoutenti, è la città che ha fatto registrare gli aumenti maggiori in tutta Italia. Gli albergatori romani si sono contraddistinti per dei prezzi clamorosamente al rialzo rispetto al passato. La graduatoria stilata, regala una fotografia piuttosto chiara della situazione. Tutti gli alberghi italiani (con tre uniche eccezioni) hanno fatto registrare aumenti considerevoli. Con percentuali altissime.

Roma in testa nella classifica dei rialzi: percentuali clamorose

Le strutture ricettive della capitale sono state prese d’assalto dai turisti, che però hanno dovuto affrontare dei rincari fuori portata: i prezzi di alberghi, b&b, pensioni, ecc., sono aumentati in media del +31,3%. Numeri mai registrati in passato. Ma la Capitale non è l’unica città che ha esagerato nei rialzi. A breve distanza c’è infatti Genova, con il 31% in più rispetto allo scorso anno. Anche la città ligure si è contraddistinta per prezzi esagerati. Sul gradino più basso del podio c’è Venezia. La città lagunare, da sempre meta di milioni di turisti, ha fatto registrare un +24,7% nel prezzo delle strutture ricettive, precedendo Milano, che chiude al quarto posto con il 24,6%.

“Mi rendo conto – continua Enrica in esclusiva ai nostri microfoni – che la classifica non  premia le strutture della capitale, ma credo che questa situazione l’hanno affrontata in molti. Ci siamo ritrovati a fare i conti con bollette esose, aumenti di oltre il 200% e molte strutture non sono riuscite ad andare avanti. Tutto è aumentato, anche le lavanderie alle quali ci rivolgiamo. Questo perchè anche loro hanno subito dei rincari. Purtroppo è un cane che si morde la coda. Ma non credo che nel resto d’Europa i prezzi siano tanto più bassi”. 

Gli hotel in Italia hanno fatto registrare super aumenti – Cityrumors.it

Oltre Roma, Genova, Venezia e Milano, ci sono altre sette città che hanno fatto registrare rialzi superiori al 20%: Varese (24,3%), Firenze (22,3%), Arezzo (21,7%), Bologna (21,2%), Napoli (20,8%), Lucca (20,7%), Grosseto (20,4%). “Questi rincari se da un lato rispondono al positivo aumento delle presenze dei turisti stranieri nelle città italiane, dall’altro rischiano di determinare un effetto boomerang, allontanando i visitatori italiani e spingendo i cittadini verso altre località, come sta accadendo in questi giorni col record di turisti italiani in Albaniacommenta il presidente Furio Truzzi – Albergatori ed esercenti non tirino troppo la corda, perché terminato il periodo estivo che porta visitatori dall’estero, le loro strutture con rincari a questo livello rischiano di rimanere deserte nei prossimi mesi” – avverte Truzzi.

I casi limite: città dove gli alberghi costano meno

Ma esistono anche dei casi opposti. Strutture alberghiere che, nel periodo estivo, hanno fatto registrare dei prezzi più bassi rispetto al passato. Assoutenti ha evidenziato tre città in deflazione, dove le tariffe praticate dalle strutture ricettive risultano in discesa rispetto allo scorso anno: Mantova -0,5%, Pescara -0,5%, e il record di Caltanissetta che segna addirittura -9,7%.