SILVIA GIAMBRONE “il danno” STUDIO STEFANIA MISCETTI via delle Mantellate, 14 Roma

LO STUDIO STEFANIA MISCETTI è lieto di presentare il danno, seconda mostra personale di Silvia Giambrone presso gli spazi della galleria, costituita da una serie di opere inedite – il lightbox Dollhouse (2018), le sculture Il danno (2018), Mirrors (2018) e Frames (2018) e i collage Icone (2017-2018) – realizzate appositamente per l’esposizione.

seconda mostra personale _ Studio Stefania Miscetti Via delle Mantellate, 14

Nell’immaginario dell’artista, il concetto di “danno” fa riferimento a una lesione provocata in maniera silenziosa, subdola e profonda, non necessariamente fisica o visibile, ma non per questo meno determinante per l’individuo che l’ha subita. Luogo di eccellenza per l’esercizio di questa forma di violenza, è l’ambiente domestico. Spazio reale tanto quanto psicologico, il domestico, il privato, distaccandosi da una concezione che lo associa a ciò che per definizione dovrebbe essere affidabile e familiare, diviene quindi la sede dove esercitare persino un’educazione alla coercizione, un soggiogamento che diviene linguaggio e sistema, agito e concesso, tanto dalla vittima che dall’esecutore. In tale contesto, gli oggetti, spesso muti osservatori delle dinamiche relazionali instauratesi, alienati dal loro contesto e dalla loro funzione, assumono la capacità di essere riattivati, sia nel loro valore estetico sia nella loro qualità testimoniale. Le opere esposte, elevate allo statuto di oggetti emblematici, non solo ci costringono a prendere visione di tali meccanismi di sopruso e a diventare a nostra volta consapevoli del ruolo che assumiamo in quanto testimoni e complici, ma ci invitano anche a riflettere sulle diverse declinazioni della violenza e sulle possibilità che essa stessa prospetta. In questo senso, per quanto si offra apparentemente come confine invalicabile, lo spazio della violenza può divenire terreno fertile sul quale, in maniera dolorosa e feroce, si prepara e rende possibile una reazione catartica e liberatoria.

“Chi ha subito un danno è pericoloso, perché sa di poter sopravvivere.”
Josephine Hart, Il danno, 1991 – Il danno, 1992 film diretto da Louis Malle.

Silvia Giambrone è nata ad Agrigento nel 1981. Vive e lavora tra Roma e Londra.
Dopo essersi laureata nel 2006 presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma, ha frequentato, nel 2009, il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti.
Nel 2015 ha partecipato a una residenza artistica presso l’International Studio & Curatorial Program (ISCP) di New York e nel 2019 risiederà presso lo Swatch Art Peace Hotel Residency di Shanghai, Cina.
Selezionata nel 2008 per il Premio Giovani Artisti promosso dalla Fondazione Agnelli di Torino, l’anno seguente ha vinto il Premio Epson rilasciato dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, nel 2013 il primo premio della Biennale di Kaunas e nel 2014 il riconoscimento dei collezionisti durante il Premio Celeste.

 

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