Indagata poliziotta di Ostia per attività illecita di oggetti sequestrati

A Ostia una poliziotta, responsabile dell’ufficio reperti del commissariato Lido, è finita nei guai.

In diverse occasioni si sarebbe appropriata di beni sequestrati per poi rivenderli, anche tramite il suo compagno, a dei “Compro Oro”.

Gli accertamenti sono iniziati dopo che è stato effettuato un prelievo da 250 euro dal bancomat del custode notturno di uno stabilimento balneare trovato morto per cause naturali. La carta era stata depositata dai poliziotti presso l’ufficio reperti, in attesa di essere riconsegnata ai parenti.

Tuttavia, il  figlio dell’uomo deceduto si è presentato in Commissariato denunciando il prelievo della somma di denaro in seguito alla segnalazione della banca. Da lì sono partite le indagini che hanno permesso di scoprire come la poliziotta si fosse impossessata del telefono dell’uomo e abbia scoperto, scorrendo sulla rubrica, il codice pin, prelevando il denaro.

Ulteriori approfondimenti effettuati anche presso diversi “Compro Oro” hanno permesso di scoprire numerose operazioni effettuate sia dalla donna che dal suo compagno, e che entrambi cedevano oggetti provenienti da sequestri. Continuano le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Ielo.

Alla poliziotta, accusata di peculato per aver sottratto contante e preziosi per circa 30mila euro, è stato disposto il divieto di dimora nel X Municipio.

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